La Deputazione Generale della Fondazione Mps ha dato il via libera al piano previsionale annuale che, secondo quanto si apprende, ricalca il piano di programmazione pluriennale approvato una ventina di giorni fa. In particolare dovranno essere attuate «azioni», spiega la fonte, per dare stabilità alla Fondazione e «valorizzate» le partecipazioni. Nella giornata di oggi la Deputazione Generale ha preso atto delle dimissioni del direttore generale della Fondazione Claudio Pieri che avrebbe lasciato l'incarico, secondo quanto si apprende da fonti, per «visioni complessive divergenti» con la nuova dirigenza. Le sue funzioni sono assunte, ad interim, dal vice Attilio Di Cunto. Sarà la Deputazione Amministratrice a nominare il nuovo Dg. Il contratto di Pieri sarebbe scaduto a dicembre.
 
Il sindaco Valentini annuncia decisione deputazione generale su azioni responsabilità Di fronte a Palazzo Sansedoni dove era in corso la deputazione generale, intanto, in Palazzo Comunale era in corso il Consiglio dove si è dibattuto proprio su banca e Fondazione Mps. E a dare notizia di quanto deciso dalla deputazione generale proprio il sindaco di Siena Bruno Valentini che in aula ha detto «La deputazione generale della Fondazione Mps oggi ha deciso di chiedere di acquisire documenti e atti per chiarire a quali condizioni si possono fare azioni di responsabilità e richiesta di risarcimenti». «La deputazione generale si è allineata a quello che avevamo chiesto» ha aggiunto Valentini in riferimento all’ordine del giorno approvato nella scorsa seduta consiliare in cui si chiedeva ai quattro membri nominati dall'ente nella deputazione generale di fare luce su eventuali responsabilità dei membri della deputazione amministratrice uscente e su eventuali azioni risarcitorie.
 
L’sms di Antonella Mansi Il sindaco ha poi letto in tempo reale un sms inviatogli da Antonella Mansi nel quale la stessa presidente della Fondazione Mps avrebbe dato la propria disponibilità ad incontrare i capigruppo il 13 o il 14 novembre chiedendo inoltre di riferirlo al presidente del consiglio comunale.
 
E’ l’ora di smettere di flagellarci «Stiamo tentando con i mezzi che abbiamo a disposizione di rimediare alle scelte scellerate fatte in passato ma i nostri poteri sono limitati. Adesso però è l’ora di smettere di flagellarci». Ha aggiunto Valentini sottolineando inoltre che i poteri di incidere sul futuro di banca e Fondazione «sono molto limitati». In merito poi alla ricapitalizzazione da 2,5 mld prevista dal piano industriale di Rocca Salimbeni, il sindaco ha detto che «la banca può trovarli in capitali stranieri che credano nella banca e nell’Italia» aggiungendo inoltre che «siamo di fronte ad una banca che deve convincere i mercati nazionali e internazionali a scommettere su una banca che ha avuto 4 mld di perdite nel 2011 e oltre 3 nel 2012». Sul futuro dei due enti di Rocca Salimbeni e di Palazzo Sansedoni, Valentini ha poi detto che «la banca non può pensare di salvare se stessa senza pensare al patrimonio della Fondazione».