fondazione_mpsDebiti residui per circa 50 milioni di euro di erogazioni pregresse sarebbero in dote alla Fondazione Mps e il loro pagamento sarebbe tra le priorità inserite all’interno del documento programmatico strategico pluriennale in approvazione lunedì nella seduta della deputazione generale. E’ quanto si apprende da fonti vicine all’ente di Palazzo Sansedoni. La maggior parte dei 50 milioni, dopo l’opera condotta nelle scorse settimane di rinegoziazione o revoca delle erogazioni, sarebbero destinati agli enti pubblici senesi e l’intero debito dovrebbe essere estinto completamente agli inizi del 2016. All’interno del documento programmatico ci sarebbe anche l’obiettivo del ritorno alle erogazioni dopo l’estinzione del debito «ma dopo aver rivisto le modalità erogative», precisano le fonti, «con bandi differenti nella forma da quelli precedenti e attraverso un percorso di coinvolgimento nella costruzione e nella realizzazione del progetto che sarà finanziato».

Progetti propri, niente più sostentamento diretto «La revisione delle iniziative proprie» sarebbe poi tra le priorità contenute nel documento programmatico strategico pluriennale e la Fondazione non prevederebbe «il sostentamento non più diretto» di Siena Biotech, Accademia Musicale Chigiana e Vernice Progetti Culturali «ma attraverso strumenti o partner strategici».

Siena Biotech, si attende la Regione Toscana Siena Biotech sarebbe a rischio liquidazione anche se questa sembra un’ipotesi che la sienabiotech.jpgFondazione vorrebbe scongiurare anche grazie all’intervento della Regione Toscana che, sulla base di un accordo del giugno 2013, sarebbe pronta a impegnarsi per 3 milioni di euro e gran parte della società strumentale di ricerca, compresi i locali, le strumentazioni e una fetta del personale, passerebbe sotto Toscana Life Sciences. L’attuale settore delle neuroscienze di Siena Biotech potrebbe invece dar vita ad una nuova start up. A Palazzo Sansedoni la fiducia è riposta nella Regione Toscana anche sul progetto della “Pharma Valley” per cui il governatore Enrico Rossi domani incontrerà una ventina di multinazionali del farmaco allo scopo di far partire ad inizio 2015 una serie di progetti pubblico-privati nelle province di Siena, Firenze e Pisa. Secondo quanto si apprende i consiglieri della Fondazione Mps lunedì sceglieranno se bloccare o meno il piano industriale di Siena Biotech in vista dell’assemblea dei soci in programma per il 30 settembre.

Chigiana e Vernice, costi sotto esame Sotto esame anche i costi per la realizzazione dei corsi dell’Accademia Musicale Chigiana mentre per quanto riguarda Vernice la Fondazione Mps starebbe pensando alla fusione «con altre realtà del territorio – spiegano le fonti -, associazioni e società, che operano nel settore della cultura e dell’organizzazione eventi».

Il futuro rapporto con la banca e l’azione di responsabilità Al centro del documento programmatico ci sarebbe poi il rapporto futuro con la conferitaria allo scopo di far sì che «la Fondazione dovrà svolgere il ruolo di socio non speculativo con autonomia propria e richiesta di coinvolgimento su tutti gli aspetti decisionali». Altra priorità contenuta nel documento sarebbe «la crescita patrimoniale che assicuri stabilità e crescita». In tale contesto si inserirebbe l’azione di responsabilità della Fondazione nei confronti di alcune banche i cui avvisi “sono stati notificati – spiegano le fonti – e per le quali potrebbero esserci risposte nella primavera del 2015”. L’azione di responsabilità potrebbe portare nelle casse dell’ente di Palazzo Sansedoni 3 miliardi di euro.

Guzzetti tira le orecchie alla politica senese Prende il via intanto il consiglio comunale a Siena monotematico proprio sulla Fondazione Mps e richiesto dalle opposizioni. Il presidente Marcello Clarich, a Torino al convegno sulle Fondazioni, non interverrà nella sala di palazzo Pubblico dopo l’incontro tenutosi l’8 settembre in conferenza dei capigruppo. A tirare le orecchie alla politica senese è stato oggi il presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti: «Noi tifiamo tutti perchè Mps, che è ancora un patrimonio consistente, possa continuare a svolgere quel ruolo che ogni fondazione riveste sul territorio. Soprattutto ci auguriamo che Clarich non venga più convocato dai capigruppo del consiglio comunale a rendere conto del proprio operato.  Siena – ha osservato – deve fare un monumento alla Mansi che con grande audacia ha salvato la fondazione e anche la banca. Clarich ha ereditato una situazione meno drammatica. Per il polso con cui guida la fondazione gli facciamo tanti auguri».

Il sindaco di Siena replica a Guzzetti: «Fa il garante a scoppio ritardato» «Guzzetti fa il garante della Fondazione Mps a scoppio ritardato». Così il sindaco di Siena Bruno Valentini a margine del Consiglio comunale ha risposto al presidente dell’Acri. «I problemi non nascono oggi dalla scelta delle istituzioni senesi di accompagnare il percorso virtuoso di risanamento – ha aggiunto Valentini – ma nascono in un periodo nel quale il vertice delle fondazioni bancarie ha lasciato che la Fondazione Mps affondasse». Il primo cittadino ha poi concluso: «Mi pare che non sia il caso di dare lezioni».

clarich2Clarich, scongiuri per nuovo aumento di capitale e spostamento direzione generale «Speriamo che un nuovo aumento di capitale non sia all’orizzonte. La banca ne ha appena fatto uno da 5 miliardi. Questo è il mio auspicio». Lo ha detto il presidente della Fonazione Mps, Marcello Clarich a margine di un convegno a Torino. Alla domanda su come si comporterebbe la Fondazione, Clarich ha risposto «in quel caso valuteremo al momento». Nessuna indicazione sulle nuove nomine nel cda della banca: Clarich si è limitato a dire che la decisione verrà presa nel prossimo cda, l’8 o il 9 ottobre. «Se dovesse intervenire qualche gruppo, magari anche straniero, e spostare da Siena la direzione generale della banca sarebbe un grave impoverimento per il territorio, una perdita enorme. L’attenzione della fondazione è rivolta a interpretare i bisogni della comunità, anche se con il 2,5% è difficile fare la voce grossa».

Consiglio comunale, le opposizioni chiedono dimissioni Clarich Dimissioni del presidente della Fondazione Mps. A chiederle sono le opposizioni in consiglio comunale a Siena con un ordine del giorno in cui si prende atto dell’assenza di Marcello Clarich «come chiaro segnale di uno scarso rispetto nei confronti di un ente partecipante nonchè nei confronti dell’intera comunità cittadina». Le opposizioni invitano i rappresentanti del Comune designati nella Deputazione generale della Fondazione Mps a chiedere le dimissioni di Clarich «considerato il comunicato odierno» dell’ente di Palazzo Sansedoni che riporta: «la Fondazione tiene a ribadire che non vi è alcun rapporto istituzionale diretto fra Comune e Fondazione».

Il sindaco Valentini alle opposizioni: «Clarich non può venir qui a render conto di una Fondazione che è statutariamente autonoma» «Non dobbiamo più pensare o far pensare che possiamo prendere per le orecchie chi dirige la Fondazione Mps». E’ stata questa la replica del sindaco Valentini alle opposizioni che hanno chiesto le dimissioni di Clarich. «In questo modo diamo l’idea che qui ci sia ancora un rapporto malato tra politica e Fondazione e non è più così» ha aggiunto Valentini. Il sindaco ha poi commentato la scelta del presidente della Fondazione Mps di non intervenire in consiglio comunale sottolineando che «ha fatto bene» e specificando che «non può venir qui a render conto di una Fondazione che è statutariamente autonoma».

M5S Siena chiede liquidazione Fondazione Mps Il gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale a Siena chiede al sindaco di adoperarsi «per la liquidazione dell’attuale Fondazione Mps» e per «la creazione di una nuova Fondazione di respiro civico dove le nomine siano gratuite, designate attraverso bando pubblico e con la massima trasparenza». E’ quanto si legge nell’ordine del giorno presentato dal consigliere di Siena 5 Stelle.