Terza fumata nera in quindici giorni in Fondazione Mps dove la deputazione generale non riesce a trovare l'accordo sul nome del presidente. La seduta odierna, dopo cinque ore, è stata sospesa e aggiornata al 2 settembre.
Quasi definita la composizione dei vari organismi «La seduta è stata molto proficua – informa una nota di Palazzo Sansedoni – consentendo l’esame dei curricula e delineando le figure con le competenze adeguate a ricoprire i vari incarichi. Ciò finalizzato alla composizione di una squadra adatta al governo della Fondazione.La Deputazione Generale ha quasi definito la composizione dei vari organismi, ma esiste l’esigenza di una verifica su eventuali incompatibilità risultanti dai curricula presentati e solo oggi pervenuti».
Si va verso Pizzetti presidente E' «molto probabile» che Franco Pizzetti sia eletto nuovo presidente della Fondazione Mps nella prossima seduta della deputazione generale. A riferirlo, al termine della riunione di oggi, il deputato Sergio Betti, rappresentante designato dal Comune di Siena. «E' stata una riunione molto utile per affinare le proposte – ha spiegato Betti -, ma c'era bisogno ancora di un po' di tempo. Il momento e' tale che noi vorremmo ci fosse un voto all'unanimità e penso che oggi, per il presidente, ci sarebbe stata la maggioranza. Ora siamo a un passo dalla conclusione». A chi gli chiedeva se fosse l'ex Garante della Privacy il candidato più accreditato, Betti ha risposto che «è molto probabile che si arrivi lì, ma dobbiamo arrivarci all'unanimità. Oggi sono state presentate due proposte: io ho fatto il nome di Pizzetti mentre il professor Antonio Paolucci ha fatto il nome di Roberto Barzanti. Per me Pizzetti rimane l'unico candidato, ha le professionalità e i rapporti adeguati. Ma vogliamo un voto unanime. Oggi penso che Pizzetti avrebbe potuto raggiungere la maggioranza necessaria di 11 voti, ma forse non ci sarebbe stata la maggioranza sui membri della Deputazione amministratrice e sarebbe sciocco dividersi».
Il deputato Cucini replica al deputato Paolucci: «Ha dimostrato di non voler bene a questa città» «Abbiamo definito nella quasi totalità la composizione degli organi della Fondazione – ha detto il deputato Vareno Cucini – . Ci sono una serie di elementi che devono essere approfonditi che attengono alle incompatibilità e alle residenze. In ragione di questo abbiamo deciso di rinviare la discussione a lunedì quando potranno essere presenti tutti i deputati. Poi c’è stato chi ha interpretato queste cose come un segno dell’inciviltà dei senesi – ha aggiunto Cucini replicando alle parole di un altro deputato Antonio Paolucci – è andato via dicendo che siamo il partito tribù ma non aveva capito nulla di quello che avevamo fatto all’interno della Fondazione nella giornata di oggi. Dispiace dirlo. E’ un personaggio di grande dignità ma oggi non si è comportato assolutamente bene e ha dimostrato di non volere bene a questa città»
Paolucci: «Il Papa eletto in quattro e quattr’otto» «Forse la prossima volta decidono. Io vengo dal Vaticano e ho visto eleggere il Papa in quattro e quattr’otto e qui per nominare un presidente di una Fondazione che non ha più un quattrino e a cui non restano che gli occhi per piangere, in un mese non riescono a farlo. Misteri senesi». E' stato il commento di Paolucci all’uscita dalla riunione di oggi. «Le varie anime, così le chiamano loro, del partito tribù non si sono messe d’accordo – ha aggiunto Paolucci – mentre i cardinali si sono messi d’accordo».