SIENA – Il futuro della Fondazione Mps è scritto. Almeno quello a breve termine, relativo al 2023, secondo il Documento programmatico previsionale.
Rispetto allo scorso anno si dovrebbero dimezzare le erogazioni (aumentate per effetto della transazione con Banca Mps), stimate in 6,7 milioni di euro. “La Fondazione – si legge nella nota diffusa dall’ente di Palazzo Sansedoni – potrà impiegare ulteriori risorse per finanziare progetti pluriennali costituendo dei fondi speciali, in un’ottica di sostegno allo sviluppo economico e sociale orientato all’innovazione”.
Prosegue poi il percorso denominato “Siena 2030”, attivato fin dal 2019, e basato su un metodo partecipativo condiviso con i diversi attori territoriali, per promuovere una riflessione collettiva di medio termine sul futuro del territorio senese guidata dalle analisi dei dati disponibili.
Al centro, lo sviluppo del capitale umano e del capitale sociale delle comunità, basato su innovazione e sostenibilità nelle sue varie declinazioni (ambientale ma anche sociale ed economica). Sarà inoltre dedicata particolare attenzione ai temi attuali del disagio sociale (includendo anche l’emergenza abitativa) e dello sviluppo di energie rinnovabili.
Su quest’ultimo tema, saranno avviate riflessioni e studi per la promozione nel territorio, con il coinvolgimento degli Enti Locali, delle così dette Comunità Energetiche, per diffondere tra i cittadini e le imprese, coerentemente con l’evoluzione normativa in corso, la conoscenza di questi strumenti anche in un’ottica di sensibilizzazione e formazione, sia per la fase progettuale che di sviluppo e di gestione dell’iniziativa.
Sarà garantita inoltre continuità ai percorsi di sviluppo di progetti storici come la Fondazione Accademia Musicale Chigiana, Vernice Progetti culturali, che proseguirà nella realizzazione di iniziative per la valorizzazione del patrimonio artistico della Banca Mps, così come permane la forte attenzione alla ricerca scientifica con il sostegno ai progetti di sviluppo della Fondazione Toscana Life Sciences.
Proseguirà infine il rapporto con le Contrade, in un’ottica strategica di promozione del patrimonio umano, sociale e culturale.