«Un’operazione straordinaria. Perché come fa Valentino Rossi, abbiamo staccato per ultimi e ce l’abbiamo fatta». È stato questo il commento della presidente Antonella Mansi presentando il bilancio 2013 della Fondazione Mps, chiuso con segno positivo (+22 milioni) dopo tre anni di disavanzo di gestione. «Abbiamo messo in sicurezza e salvaguardato l’ente», ha aggiunto la stessa Mansi che, in otto mesi a Palazzo Sansedoni e alla vigilia del suo addio alla Fondazione, lascia la sua eredità a Siena, oltre all’annuncio di voler scrivere un libro sulla sua esperienza nella città del Palio. «Il cambiamento si può fare – ha detto – anche se costa sacrificio e fatica. Certo, bisogna rompere alcuni tabù ma il messaggio che trasmette oggi la Fondazione è di speranza e di prospettiva. Quello di oggi è un momento di trasparenza, di dialogo e di apertura con gli azionisti e la città». FMps Bilancio consuntivo 2013_comunicato 13 giugno 2014
Le parole di Mansi La numero uno di Palazzo Sansedoni non ha risparmiato nemmeno le critiche alla classe politica senese: «Mi dispiace che si strumentalizzi la Fondazione per questioni politiche locali – con degno riferimento al Consiglio comunale caos monotematico a Siena -. Certe dinamiche locali saranno inesorabilmente spazzate via dalla contemporaneità. Oggi la Fondazione è più piccola e per questo può crescere. Basta lavorarci. Noi abbiamo fatto il nostro dovere».
Il futuro di Palazzo Sansedoni Il 2014 sarà un anno di passaggio per definire «una struttura che metta a frutto degli asset strategici in ottica di prospettiva», ha aggiunto poi il direttore generale della Fondazione Mps Ernico Granata che ha annunciato come le erogazioni potranno tornare dal 2015, quando sarà definito completamento il quadro di partecipazione in Mps che oggi, prima dell’aumento di capitale intrapreso pochi giorni fa da Rocca Salimbeni, si attesta al 2,5%. «Per partecipare all’aumento di capitale ci sarà un esborso di 125 milioni di euro – ha spiegato ancora Granata -. La presenza nella conferitaria è ridotta ma significativa, grazie al patto parasociale sottoscritto con Fimtech e Btg Pactual. L’esigenza primaria – ha concluso il dg – sarà quella di conservare i progetti propri dell’ente a tutela del patrimonio della Fondazione». E il riferimento non può che andare alla situazione che stanno attraversando due controllate della Fondazione Mps: la Sansedoni e la Siena Byotech. «Due situazioni complicate», parola dello stesso Granata.