SIENA – “La Fondazione Mps non è più solo un soggetto che eroga risorse finanziarie, ma una realtà che vuole aiutare a crescere questa nostra società”, ha evidenziato il presidente Carlo Rossi.

Una rotta che l’ente di Palazzo Sansedoni ha intrapreso da tempo. Così al fianco di erogazioni per 12 milioni (in calo rispetto ai 17,1 milioni dello scorso anno), c’è un cofinanziamento di 32,5 milioni arrivati da altre fonti.

“Non finanziamo più il progetto al 100%, di solito stiamo sotto il 50%. Così stimoliamo il territorio”, ha aggiunto il direttore generale Marco Forte. La distribuzione prevede un 18,58% in cultura, un 24,20 in sociale, un 57,22 in ricerca e sviluppo.

Il patrimonio della Fondazione ammonta oggi 574,3 milioni (+5,2 rispetto al 2022). Nel conto economico non rientrano i dividendi di Mps: frutto dell’investimento da 10 milioni fatto in occasione dell’aumento di capitale. La cedola sarà paga a maggio e il corrispettivo per la Fondazione è di 1 milione. Rossi è entrato anche nel merito della situazione di Toscana Life Sciences.

Il piano industriale sarà presentato il 14 giugno, ma il presidente ha dato alcune anticipazioni: “La volontà è occuparsi dei bandi, semmai la difficoltà che si potrebbe prospettare riguarda la difficoltà di reperire risorse finanziarie nei prossimi mesi. Il piano in ogni caso prescinde dagli eventuali sviluppi ce potrà avere il Biotecnopolo”.

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