«L’obiettivo è dare stabilità alla banca e in Mps la Fondazione dovrà avere un ruolo aggregante sondando possibili alleanze nel patto anche con altri soci di rilievo come Axa». Sono le parole del presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena Marcello Clarich, pochi giorni dopo il suo insediamento e i suoi primi giorni a Palazzo Sansedoni.
L’intervista Il professore, nuovo numero uno della FMps, ha rilasciato un’intervista al Piccolo: «Non possiamo costringere nessuno a dimettersi per fare posto ai soci del patto – afferma, riferendosi ai due posti del Cda di Mps per Big Pactual e Fintech -. È chiaro che avrebbe la riconoscenza di tutte le istituzioni senesi. Mi auguro qualche novità positiva prima del prossimo consiglio di amministrazione di Rocca Salimbeni dell’11 settembre. Se vogliamo rinnovare ed estendere il patto bisogna prima rispettare gli accordi».
Sulle erogazioni Con l’eventuale ingresso di Axa, la forza del Patto sarebbe quasi a ridosso del 13% del capitale votante di Mps. Sull’altro tema caldo quello delle erogazioni di parte degli utili della Fondazione, Clarich ricorda come la Fondazione Mps sia decisamente ridemensionata, nel 2001 era la seconda più ricca di Italia, mentre oggi viaggia al quindicesimo posto. «Bisogna evitare le erogazioni a pioggia, le risorse sono molto limitate. Oggi eroghiamo 5-7 milioni rispetto a quasi 200 milioni degli anni d’oro», precisa il numero uno di Palazzo Sansedoni.