VOLTERRA – Un ospedale classificato “Covid Free” da due anni, ossia dall’esplosione della pandemia. Un ospedale che adesso si trova a fronteggiare il virus per un focolaio scoppiato nel reparto del Santa Maria Maddalena di Volterra (Pisa), dove sono attualmente 14 i degenti risultati positivi al Covid.
Gli altri pazienti, il cui esito del tampone è risultato negativo, sono stati isolati in una stanza del padiglione. Quattro, attualmente, gli infermieri di medicina infettati dal virus e anche un Oss del reparto è stato colpito dal Covid. Ed il virus è entrato anche nell’ala della neuro-riabilitazione di Auxilium Vitae, polo riabilitativo che ha sede nel cuore dell’ospedale cittadino e che, ad ora, conta sei pazienti infetti.
“La situazione è paradossale – sottolinea il segretario Fp Cgil Pisa, Mario Di Maio – né il Santa Maria Maddalena, né Auxilium Vitae sono strutture che possono intraprendere percorsi di cura per pazienti affetti dal Covid. Intanto la medicina generale di Volterra è diventata, di fatto, una degenza Covid. Abbiamo già scritto alla Asl Nord Ovest e a Auxilium Vitae per chiedere chiarimenti urgenti”.
L’ospedale di Volterra dallo scoppio della pandemia non ha, per precisi piani dell’azienda sanitaria, ospitato bolle Covid: la sua funzione, in questi difficili mesi, è stata quella di supporto all’ospedale di Pontedera (Pisa), struttura Covid, per i ricoveri di persone negative al virus e per gli interventi chirurgici, dirottati in buona parte da Pontedera a Volterra. “La paura – conclude il sindacalista Di Maio – è che il virus dilaghi contagiando altri operatori o degenti”.
L’Asl Toscana nord ovest assicura di avere messo in atto “tutti i provvedimenti necessari” e annuncia di aver bloccato temporaneamente i ricoveri finché tutti i pazienti infetti “non si saranno negativizzati e sarà eseguita la sanificazione dei reparti”.
“Il personale – aggiunge l’Asl -, oltre ad essere sottoposto ogni sette giorni ad uno screening, è stato nuovamente invitato al rispetto delle procedure aziendali e all’utilizzo corretto dei dispositivi di sicurezza e, fino alla progressiva dimissione o negativizzazione dei pazienti e alla conseguente sanificazione degli ambienti, non verranno effettuati nuovi ricoveri. Infine, è stata creata una zona filtro in ingresso e in uscita. Confidiamo – conclude l’azienda -, visto il previsto calo dei ricoveri negli ospedali limitrofi che la situazione possa normalizzarsi entro breve”.