In attese che tutte le strade per i tifosi viola convoglino giovedì sera su Roma dove è in programma per la Fiorentina la gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League contro i giallorossi, dopo l’uno ad uno dell’andata; la vittoria dei gigliati guidati da Vincenzo Montella ha un’unica città cui fare riferimento: Siviglia, in Spagna. Infatti era quello il destino deciso a fine luglio scorso per l’esterno offensivo Joaquin, che sarebbe stato penalizzato dal cambio di modulo che la Fiorentina avrebbe operato da lì a poco, con il passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2, e che avrebbe visto proprio l’ex giocatore del Betis assolutamente inutile tatticamente agli occhi del suo allenatore. Ed invece alla fine, per volontà ferma del direttore tecnico Eduardo Macia, Joaquin è restato, e non solo dopo un primo periodo da comparsa nella rosa gigliata è divenuto protagonista assoluto e titolare inamovibile ma adesso per lui si avanza l’ipotesi pure di un rinnovo di contratto di quello attualmente in scadenza a giugno 2016.
Joaquin, cuore viola «Un giorno magari tornerò al Betis dove c’è il mio cuore e tifosi che mi amano ma ora sto bene alla Fiorentina, mi diverto, gioco, corro come non ho mai fatto in carriera, e voglio vincere qualcosa con questa maglia perché ho perso due finali nella mia carriera e l’ultima me la ricordo è quella in Coppa Italia l’anno scorso» ha raccontato pochi giorni fa, alla vigilia di Fiorentina-Roma di Europa League. Contro il Milan sembrava non dovesse essere la sua serata, partito dalla panchina e subentrato ad inizio ripresa ma scarsamente incidente nella prima mezz’ora nel gioco viola. Poi però è cambiato tutto alla fine con un cross da destra che ha consentito a Gonzalo Rodriguez di pareggiare e poi con un gol, di testa, al 90’ che ha permesso ai gigliati di vincere sui rossoneri e di avvicinare tremendamente il terzo posto, che significherebbe futura partecipazione alla Champions League, ora distante solo un punto. «Ci abbiamo creduto sempre e questa vittoria è il segnale che non molliamo mai ma che vogliamo anche toglierci grandi soddisfazioni – ha raccontato nel post partita di Fiorentina-Milan proprio Joaquin –. Questo è il gol più importante da quando sono qui. Penso che abbiamo avuto uno spirito pieno coraggio fino alla fine. Mentalmente una vittoria così è importantissima».
Fiorentina, cosa fa Macia? E se Joaquin è un delirio di gioia e pensa solo a Firenze, chi a fine stagione potrebbe lasciare il sodalizio viola è chi ha voluto trattenere l’estate scorsa il classe ’81 di El Puerto de Santa Maria, Eduardo Macia che radiomercato vuole futuro ds del Betis. «Macia via da Firenze? L’ho letto anch’io – ha detto sul tema Andrea Della Valle -. Nelle prossime due settimane parlerò però soltanto di cose che riguardano il terreno di gioco. Su altre cose non fate domande né a me, né a nessuno. Tutti devono rimanere concentrati sui prossimi obiettivi e lo sarà anche lo stesso Macia. Poi ad aprile si faranno altri discorsi. Chiedo questo per il rispetto di quello che ci attende».