Una task-force di giovani restauratori fiorentini diplomati all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze andrà in Umbria in aiuto della soprintendenza locale per gli interventi di messa in sicurezza delle opere danneggiate dal terremoto. E’ il progetto ‘Firenze per la salvezza del patrimonio artistico dell’Umbria’, ideato e sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Opificio delle Pietre Dure, Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in collaborazione col Nelson Mandela Forum e in accordo con le sovrintendenze dell’Umbria. Per potenziare il progetto ed aumentare il numero di tecnici, l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino coi solisti Barbara Frittoli, Anna Maria Chiuri, Massimo Giordano e Carlo Colombara, diretti da Zubin Mehta terranno un concerto il 14 dicembre alle ore 20 al Mandela Forum (biglietto 30 euro), il cui ricavato sarà destinato al progetto in quanto tutte le maestranze offrono gratuitamente la propria prestazione.
Censiti ed esaminati fino a 2mila manufatti Nel dettaglio, la task-force, operativa entro Natale, sarà composta da 10-12 diplomati dell’Opificio; per un anno presteranno servizio sotto il coordinamento dell’Opificio nel deposito di Spoleto allestito dalla Soprintendenza dell’Umbria. Secondo le prime ipotesi, potrebbero essere censiti ed esaminati fino a 2mila manufatti. Di ciascuno sarà redatta una scheda con valutazione del danno e necessità di restauro, sarà valutato il codice di priorità di intervento e saranno compiute le prime operazioni per mettere in sicurezza l’opera. Il progetto, per il quale la Fondazione ha stanziato 130mila euro, prevede per i giovani restauratori un compenso mensile, un forfait per le spese di vitto e di trasferta e il sostegno per i costi dell’alloggio da attivare tramite convenzione con una struttura ricettiva locale. Il progetto si inserisce nel nuovo modello di servizio della Fondazione Cassa di risparmio di Firenze, lo stesso che ha sostenuto la costruzione nel tempo record di 4 settimane di una scuola antisismica a Cittareale, che vuole fare rete tra istituzioni fiorentine di eccellenza con iniziative di ampio respiro che valorizzano le competenze nate e sviluppate nel capoluogo e che possono essere esportate, se necessario, oltre i confini del territorio di competenza.