È stato il suono della Martinella a ricordare, la scorsa notte alle 1,04, lo scoppio dell’autobomba piazzata nella notte tra il 26 e il 27 maggio del 1993 in via dei Georgofili a Firenze. Il gonfalone del Comune ha aperto il corteo che dall’Arengario di Palazzo Vecchio ha portato i fiorentini, ancora una volta, a radunarsi in piazza Signoria fino a via dei Georgofili. Lì il sindaco gigliato Dario Nardella, insieme al presidente del Senato Pietro Grasso ed al sottosegretario alla Pubblica istruzione Daniele Faraone, ha deposto una corona di fiori in ricordo delle cinque vittime della strage: Caterina, Nadia, Fabrizio ed Angela Nencioni e lo studente Dario Capolicchio. Nel 1993 furono numerosi i feriti; ingentissimi poi i danni al patrimonio artistico e storico della città, in particolare alla Galleria degli Uffizi. Una strage che Firenze non vuole dimenticare.
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