Cala il numero di incidenti e di feriti sulle strade della provincia di Firenze, mentre rimane stabile il numero dei morti. Sono stati presentati questa mattina i dati del Centro di Monitoraggio Provinciale (CMP) della Provincia fiorentina, a conclusione dei lavori del convegno sul “Rapporto generale sull’incidentalità stradale della Provincia di Firenze, 2001-2009”.


I numeri – Il dato totale dei sinistri sulle strade ed autostrade della provincia di Firenze per il 2009 si attesta sulle 5340 unità, in calo rispetto alle 6150 del 2008, così come il numero di feriti, passato da 7983 a 6648. Il numero di decessi passa invece da 54 a 55 unità, inferiore comunque di oltre il 40 per cento rispetto al 2001 (quando si registrarono 101 morti). Notevole l’incidenza delle strade urbane sul totale dei sinistri: oltre il 90% per gli incidenti con feriti, quasi il 70 per cento (69,1 per cento) per gli incidenti mortali. Un’analisi che riporta anche la distribuzione temporale nell’arco dell’anno; per il 2009 sono stati maggio e settembre i mesi con il maggior numero di incidenti (rispettivamente 528 e 532) e feriti (680 e 646) , con il picco negativo nel mese di agosto (285 incidenti e 361 feriti). Sorprendente il dato sulla casistica all’interno della settimana. A differenza di quanto è possibile immaginare, i giorni a più alto tasso di incidentalità sono i giorni feriali, con un picco riscontrato nel venerdì (920 incidenti e 1137 feriti nel 2009). È poi il rientro serale a casa il momento della giornata più pericoloso per gli automobilisti: 569 feriti nella fascia oraria compresa tra le 18 e le 19, anche se il tasso di mortalità più elevato è riscontrato nelle ore notturne, più precisamente tra le 5 e le 6 della mattina.


La situazione nei Comuni – L’analisi specifica nei 44 comuni. Passando all’analisi di ciascuno dei 44 Comuni della provincia, si verifica a Firenze, con 3254 incidenti, il maggior numero di sinistri nel 2009 (il 60,9 per cento del totale), seguita a debita distanza da Sesto Fiorentino (238 ed il 4,5 per cento) e Campi Bisenzio (218 con il 4,1 per cento); percentuale pressoché identica per il capoluogo (59,7 per cento) anche nel numero di feriti, notevolmente inferiore, infine, per quanto riguarda il numero di morti (14,5 per cento).


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