«Ho in mente di poter realizzare una puntata del mio programma sulla riscoperta dei luoghi più nascosti di Firenze,a partire dagli scavi nel sottosuolo di Palazzo Vecchio». È questo all’annuncio che è arrivato dal noto divulgatore storico scientifico Alberto Angela a margine di Firenze TourismA, salone Internazione dell’Archeologia organizzato da Archeologia Viva in collaborazione con enti ed istituzioni scientifiche e conclusi ieri. La manifestazione era stata inaugurata giovedìscorso nel Salone de’ 500 a Palazzo Vecchio con l’antica musica degli Etruschi eseguita dal vivo e si è sviluppata in tre giornate con una serie di eventi rivolti alla divulgazione delle scoperte archeologiche e alla gestione dei beni culturali e ambientali a cui si collega strettamente il dibattito sulla valorizzazione e la fruizione turistica dei territori. Il cuore della manifestazione però sono state le sale del Palazzo dei Congressi in piazza Adua a Firenze dove la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana nel giorno di apertura ha presentato nella sala Onice le ultime scoperte ed i più recenti studi e progetti della Soprintendenza in tutto il territorio della Toscana.
Firenze sotterranea I Funzionari Archeologi, con il coordinamento del Soprintendente, Andrea Pessina, hanno esposti studi sul teatro dell’antica Florentia, gli straordinari ritrovamenti negli scavi della Fortezza Medicea di Arezzo, mentre i professori Roncaglia e Pacciani hanno parlato del misterioso morbo di Firenze individuato negli studi sulle ossa della necropoli romana degli Uffizi. La giornata clou però è stata sabato quando nell’Auditorium del Palazzo dei Congressi è stato presentato il volume “I tre giorni di Pompei” dove Alberto Angela ha ripercorso le ultime ore prima e dopo l’eruzione che ha imprigionato per secoli una intera comunità, tramandandoci così usi e consuetudini della nostra storia. I proventi della vendita del libro serviranno a restaurare un affresco della città sepolta. «In questo salvataggio ci sono anche chi ha acquistato il mio volume.- ha aggiunto Alberto Angela -. Ringrazio chi lo ha fatto perché ha contribuito in modo diretto a salvare un passato che appartiene a tutta l’umanità».
TurismA La Soprintendenza ha chiuso la rassegna domenica pomeriggio con la presentazione da parte del dottor Pessina delle meraviglie dell’archeologia viste dall’alto, nelle splendide foto di Paolo Nannini funzionario e appassionato fotografo della Soprintenza. Eccezionalmente, in occasione di TourismA, è stato possibile visitare l’area degli scavi sotto Palazzo Vecchio con i resti del teatro romano di Florentia. Al Museo Archeologico Nazionale di Firenze è stata invece visitabile la mostra “Falisci – il popolo delle colline”, e al secondo piano del Museo la Testa di Cavallo Medici Riccardi, in fase di restauro, grazie al contributo dell’Associazione “Friends of Florence” prima della sua esposizione nella prossima grande mostra di Palazzo Strozzi “Potere e pathos. Bronzi del mondo ellenistico”, che verrà inaugurata il 14 marzo.