Il 24 giugno non è una giornata qualsiasi per il cittadino di Firenze. Oggi infatti all’ombra del Duomo del Brunelleschi si festeggia il santo patrono, San Giovanni, tradizionale ricorrenza che evoca soprattutto i Fochi, dedicati proprio al protettore della città, ma anche il calcio storico, con la sua finale, ma quest’anno anche un avvenimento particolare che avrà riflessi sulla bellezza del luogo natio di Dante Alighieri. Tutti coloro infatti, fiorentini e non, che oggi visiteranno il Museo di Palazzo Vecchio contribuiranno a sostenere la Fondazione degli Angeli del bello. L’incasso della giornata del patrono, San Giovanni, sarà infatti devoluto dall’Amministrazione comunale di Firenze alla Fondazione che ormai dal 2010 si occupa di decoro urbano in città. La giunta, su proposta del sindaco Dario Nardella, ha deciso di devolvere alla Fondazione Angeli del Bello, in considerazione delle finalità perseguite e tese alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale di Firenze, un contributo finanziario pari all’introito da bigliettazione della giornata del 24 giugno (stimato intorno ai 20mila euro).
Storia di un Palazzo Eretto tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo per ospitare i Priori delle Arti e il Gonfaloniere di Giustizia, il supremo organo di governo della città, nel corso del tempo è stato oggetto di numerosi interventi di ampliamento e trasformazione. Il suo aspetto attuale si deve in massima parte alle grandiose opere di ristrutturazione e decorazione degli interni che vi furono eseguite nei decenni centrali del XVI secolo, per adeguarlo alla nuova funzione di reggia ducale alla quale Cosimo I de’ Medici lo aveva destinato. Dopo il trasferimento della corte medicea a Palazzo Pitti continuò a ospitare la Guardaroba e vari uffici governativi, finché nel 1871 divenne la sede del Comune di Firenze.
Tra Calcio Storico e Fochi Ma il 24 giugno è soprattutto Piazza Santa Croce e la finale del Calcio storico fiorentino. Quest’anno un ultimo atto a sorpresa, davanti agli occhi del Magnifico Messere, figura a cui è dedicata la gara, ovvero lo stilista Stefano Ricci: infatti sulla terra sabbiosa nel cuore della città si sfideranno le formazioni che sulla carta venivano date come sfavorite prima delle due semifinali, ovvero i Verdi di San Giovanni e i Bianchi di Santo Spirito che hanno battuto rispettivamente i Rossi di Santa Maria Novella e gli Azzurri di Santa Croce. Ci si attende una gara senza esclusioni di colpa, ma con la regolarità nella gara vista anche nei primi due match, grazie anche alle nuove regole varate dal presidente del Calcio storico Michele Pierguidi. Infine la sera i Fochi che saranno visibili soprattutto da Piazzale Michelangelo e dai Lungarni. Un’edizione tribolata quella di quest’anno per i giochi pirotecnici che hanno fatto la storia di Firenze visto le difficoltà economiche dell’organizzazione che cura proprio i Fochi. Grazie a enti, banche, associazioni, confraternite, imprenditori, industriali, artigiani e semplici cittadini è stata raccolta, con la campagna #fochi2015, una cifra intorno ai 56mila euro. Altri 52mila euro sono stati promessi e stanno arrivare. Alle 22 di mercoledì, dunque, cittadini e turisti si volgeranno al cielo e, come da tradizione, cominceranno i fuochi d’artificio. «Ringrazio la Società di San Giovani che ci ha consentito di fare questo appello corale a tutta la città di Firenze con la Camera di Commercio, il prefetto e le istituzioni – ha sottolineato il sindaco Nardella nelle ultime ore – la difficile situazione economica si ripercuote, purtroppo, anche su eventi come quello dei fochi che richiedono un bel contributo per poter essere sempre più belli come i fiorentini si aspettano. Voglio ringraziare quei tanti cittadini che, in forma anche anonima si sono fatti avanti, e gli imprenditori che hanno accolto la richiesta che è giunta da Camera di Commercio, sindaco e prefetto. È il segno che c’è ancora uno spirito di solidarietà ma, soprattutto, un desiderio di appartenenza della comunità alla città: i fochi simboleggiano il momento più autentico di legame alla tradizione fiorentina. Saranno speciali anche perché saranno un omaggio ai 150 anni di Firenze Capitale e ai 750 anni dalla nascita di Dante».
«A Firenze c’è un vento nuovo» «Dopo l’appello alle imprese di Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze – ha ricordato Mario Curia, consigliere delegato di Promo Firenze – sono stati raccolti più di 100mila euro. E’ un risultato importante per il quale ringraziamo tutti, anche se dobbiamo notare che alcune categorie economiche non hanno aderito pur traendo benefici dai fochi. Avranno modo di fare meglio la prossima volta. Con il fundraising per i fochi è, infatti, iniziato un nuovo corso per la Camera di Commercio di Firenze: non più dispensatrice di soldi pubblici, ma stimolo per le imprese. A Firenze c’è un vento nuovo, anche nel sistema imprenditoriale. C’è un gruppo di imprenditori che si sente classe dirigente e che è pronto a farsi carico dei problemi della città, per i benefici comuni conseguenti, insieme a chi vuol condividere questa responsabilità. Vediamo chi è disposto ad accettare questa sfida».