«Abbiamo fatto passi in avanti concreti per un nuovo impianto calcistico in città e, dopo la nuova legge sugli stadi, è stata avviata la procedura. Il Comune ha dichiarato di interesse pubblico la realizzazione dello stadio, la domanda della Fiorentina è stata accolta con alcune prescrizioni e si è passati alla realizzazione del progetto definitivo, che è l’anticamera di quello definitivo. Siamo già al 30 per cento». Così il sindaco di Firenze Dario Nardella parlando della costruzione di un nuovo stadio a Firenze entro tempi brevi. «Entro febbraio-marzo la Fiorentina presenterà il progetto definitivo e, nel 2016, se tutto va bene, si può cominciare a fare i primi lavori sul terreno».
Il nuovo stadio di Firenze Sulla vicenda che potrebbe portare entro questa stagione calcistica ad avviare i lavori per un nuovo stadio si è avuta una svolta nelle ultime ore. Sarà pubblicata la riapertura del bando esplorativo per l’acquisto di un’area dove poter realizzare il nuovo Mercato Ortofrutticolo di Firenze, che attualmente si trova collocato nella zona che da tempo ha indicato Palazzo Vecchio come quella per la costruzione del nuovo stadio. «Si tratta – ha spiegato Lorenzo Perra l’assessore con delega a bilancio e urbanistica – di una riapertura dei tempi dell’avviso scaduti il 20 maggio scorso», sulla scia della delibera approvata dalla giunta sullo studio di fattibilità per la ricostruzione del nuovo stadio di Firenze. In pratica ulteriori 15 giorni di tempo dalla data della pubblicazione per soddisfare gli stessi parametri stabiliti a primavera: l’area per il nuovo ‘Centro alimentare polivalente’, pari a circa 15 ettari, dovrà trovarsi a nord di Firenze e dovrà essere caratterizzato da facili accessi con le infrastrutture di trasporto, in particolar modo con l’autostrada. Un atto – ha sottolineato l’assessore Perra con un latinismo – “urbi et orbi, senza limitazioni».
Il futuro della Mercafir Una precisazione che arriva in replica ad una tesi maliziosa montata nelle ultime ore: che questa finestra, lunga 15 giorni, sia l’ultima chiamata per Unipol. Si perché poche centinaia di metri più a nord dell’area che tutt’oggi ospita la Mercafir c’è una la striscia di terra, Castello, un tempo ambitissima, che da Fondiaria è passata a Unipol. Il Comune ha sempre guardato a quel terreno con interesse per il trasloco del mercato che pare disegnato a pennello. Di contro però Unipol, stritolato in quel lembo di terra dal nuovo aeroporto da una parte (con tutte le limitazioni sulle altezze prescritte dalla legge) e dai volumi commerciali del nuovo stadio dall’altra, sta difendendo la proprietà a colpi di ricorsi al Tar. Una delle letture più accreditate è che il colosso bolognese, visto l’inevitabile impoverimento del terreno, cerchi con questa massiccia controffensiva legale di tirare sul prezzo. Se Unipol vuole, ha spiegato il sindaco Nardella, ora «può dare un segnale a tutta la città di Firenze. Se non vuole mi auguro che saranno altri soggetti a farlo nel pieno rispetto delle leggi, dei regolamenti». Un’apertura, tuttavia, che non ammette illusioni: «Se vogliono alzare il prezzo? Non lo so, noi siamo sempre qui pronti al dialogo, certo è che la città non si compra», ha aggiunto il primo cittadino di Firenze. Mani tese e puntualizzazioni precise per una partita che per adesso ha un solo assunto: il tempo. Entro ottobre, infatti, Nardella presenterà il piano definitivo per il futuro della Mercafir.