FIRENZE – Ingresso tra gli applausi in piazza Santa Croce per i lavoratori della Gkn, giunti in corteo alla manifestazione e lo sciopero generale territoriale dell’area fiorentina indetto da Cgil, Cisl e Uil.
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Al loro ingresso sono stati intonati i cori ‘siamo tutti Gkn’ e ‘la Gkn non si tocca’ ed è stato esposto lo striscione ‘Risorgiamo’. Dietro di loro un corteo di lavoratori Sammontana che nei giorni scorsi avevano proclamato otto ore di sciopero per solidarietà e per sostenere la battaglia dei lavoratori di Campi Bisenzio. Intanto la piazza si è completamente riempita di manifestanti.
Associazioni, delegazioni dalle fabbriche, rappresentanti di partiti sono in piazza per «il ritiro di tutti i licenziamenti, per la dignità del lavoro, per la tutela del tessuto industriale, per un sistema economico basato sui diritti, la legalità e il rispetto del lavoro», spiega una nota. Accanto al palco c’è lo spazio per i Gonfaloni di tutti i 41 comuni della Città Metropolitana di Firenze, guidati dal sindaco di Firenze, Dario Nardella e da quello di Prato, Matteo Biffoni. Alcuni lavoratori della Gkn resteranno all’interno dello stabilimento per continuare il presidio permanente della fabbrica.
«Giustizia e dignità per i lavoratori, questo è quello che tutti insieme chiediamo – ha detto il governatore Eugenio Giani -. Faremo di tutto per costringere la proprietà a revocare i licenziamenti. In questo momento tutti i lavoratori della Toscana si sentono offesi dall’arroganza di un comportamento che ha portato, con una mail, a saltare tutte le regole sul lavoro.Non è possibile che questo avvenga – ha aggiunto – in un Paese civile, non lo consentiremo in Toscana. Purtroppo anche l’atteggiamento dell’azienda nel momento in cui abbiamo coinvolto il Governo in questo nostro impegno è stato assolutamente inaccettabile: trovarsi in prefettura con il viceministro Alessandra Todde e dall’altra parte non l’azienda, ma invece un consulente, a mio giudizio è stata una grave mancanza di rispetto».