Capitano dell’Italia mundial di ‘Germania 2006’, Fabio Cannavaro non è tipo da segreti, anzi. Ha sempre affrontato ‘faccia a faccia’ i suoi avversari, anche quelli piu’ forti, figuriamoci se si spaventa a confessare la sua predilezione calcistica per alcuni giocatori. E così non deve stupire che nelle scorse ore abbia deciso, durante la sua visita in Toscana per l’allenamento congiunto svolto mercoledì scorso allo stadio ‘Arena Garibaldi’ dal suo Tianjin Qanjian, contro il Pisa, di fare un blitz anche a Firenze, ed insieme al suo staff, e all’amico, agente ed intermediario, Davide Lippi, girare la città.
Obiettivo Kalinic Che ci sia in vista un nuovo assalto all’attaccante viola, Nikola Kalinic, da sempre in cima alle preferenze per rinforzare il parco attaccanti di una rosa che può già contare su elementi quali l’ex milanista Pato e il talentuoso belga Witsel? «Il mercato in Cina chiude il 28 febbraio e stiamo valutando tante opportinita’.- ha raccontato proprio il Pallone d’oro 2006 sulle strategie del club asiatico – Kalinic, non lo nascondo, è sempre stata la mia prima scelta, poi per tanti motivi non si è fatta la cosa. Aspettiamo, ci sono ancora dei giorni davanti, vediamo quello che succede ed il mercato propone. Non è semplice perchè le società non vendono a gennaio pero’ l’idea è quella di prendere un attaccante forte». Una trattativa quella per il croato della Fiorentina che era caldissima negli ultimi giorni dello scorso mese di gennaio e che poi si è arenata d’improvviso. «Perchè Kalinic non è venuto? Ci sono tante componenti perchè poi non prendi un giocatore. A volte devi incastrarle tutte quante. Kalinic non è l’unico giocatore che stiamo seguendo, anche se lui ha le caratteristiche dell’attaccante che stiamo cercando, poi ognuno fa le sue scelte».
Lippi: «Il versamento della clausola del Tianjin per Kalinic? Non sono io il presidente» Chi aveva lavorato al possibile trasloco oltre la muraglia del numero 9 viola, era stato Davide Lippi, figlio dell’attuale c.t. della nazionale cinese, Marcello Lippi, fra l’altro viareggino d.o.c. «La Fiorentina penso che in piu’ occasioni ha dichiarato determinate cose su Kalinic: il giocatore non è sul mercato, quindi non vedo perchè i tifosi viola non debbano stare tranquilli sulla permanenza dello stesso Kalinic a Firenze» ha sottolineato il procuratore di elementi che già hanno fatto in passato il viaggio Italia-Cina, come Alessandro Diamanti. «Il giocatore ha detto che non si vuole muovere, la Fiorentina non lo vende, e quindi evidentemente i tifosi devono stare assolutamente tranquilli – ha proseguito Lippi – Cosa è mancato per portare Kalinic in Cina? Non ho niente da dire su questa trattativa -ha aggiunto l’agente di mercato, figlio del c.t. mundial di ‘Germania 2006’- Cannavaro ha detto che avrebbe fatto comodo alla sua squadra, non lo ha mai nascosto, ma poi la cosa finisce lì. A tanti allenatori piacciono tanti giocatori: a volte si possono portare, altre volte no. Il versamento della clausola del Tianjin per Kalinic? Non sono io il presidente del Tianjin, né l’agente di Kalinic, chiedete a loro».
La Fiorentina pensa all’Udinese In attesa di sapere se il potente club asiatico tornerà sulle tracce del numero 9 gigliato, Paulo Sousa conta di recuperarlo in vista dell’anticipo di campionato di domani sera a Firenze contro l’Udinese. Servono i gol dell’ex centravanti del Dnipro per far risalire la china di una Fiorentina fortemente ridimensionata in sogni ed ambizioni dalla sconfitta di martedì scorso a Roma. Kalinic ha ripreso a lavorare con i compagni da qualche giorno, smaltendo quasi completamente la contusione ad un ginocchio patita contro la Juventus ad inizio gennaio. In mezzo alla rete contro il Genoa, le trasferte saltate prima a Pescara e poi all’Olimpico. La convocazione del classe ’88 di Salona per la sfida alla formazione di Del Neri, non solo sarebbe una buona notizia ‘ di campo’, ma anche sgombrerebbe definitivamente le nuvole sul fronte mercato in uscita viola.