Umiliata, disintegrata tecnicamente e tatticamente, distrutta nel morale e nelle prospettive per il resto della stagione. La Fiorentina uscita sconfitta con un bugiardo tre a uno dallo stadio ‘Marassi’ di Genova, con la Sampdoria che avrebbe meritatamente di arrotondare maggiormente il punteggio, tocca il punto piu’ basso della sua stagione e di fatto cancella in soli 90’ quanto di appena sufficiente aveva fatto prima della sosta di campionato, con due vittorie e sei pareggi consecutivi. Marco Sportiello, portiere viola, è l’unico giocatore gigliato che puo’ dirsi salvo di una disfatta senza appello, che non puo’ avere come alibi le assenze contemporanee di tre titolari quali Astori, Veretout e Thereau.
La rivincita degli ex Marco Giampaolo disegna una lezione di calcio con i suoi uomini dominando per almeno trequarti di gara, con tanti ex che contro i gigliati si sono prese molte rivincite: da Daniele Prade’, non confermato dietro la scrivania nella sede viola dal duo Diego Della Valle-Cognigni, a Fabio Quagliarella, che a Firenze viene fischiato per una sua esultanza ai tempi in cui giocava nell’Udinese. Il primo, il d.s., ha dimostrato di aver azzeccato molte se non tutte le scelte del club guidato da Massimo Ferrero, con ‘ciliegine’ Torreira e Ramirez, il secondo che ha firmato una tripletta in assist contro Badelj e compagni, ‘prendendo in giro’ tutti i difensori viola, e vedendosi negate almeno un altro paio di chance dall’estremo difensore della Fiorentina. Anche il tecnico della Sampdoria ha dato dimostrazione di essere molto piu’ abile e intelligente nella ‘lettura’ tattica della gara se è vero che Pioli ha presentato una squadra con un improbabile 3-4-1-2 con Eysseric trequartista e Babacar in attacco altamente insufficienti, e totalmente errata la scelta della ‘doppia punta’ insieme.
Il tecnico Pioli: «Ho visto impegno, lotta e sacrificio» «Mi aspettavo di piu’ perché credo che potevamo fare qualcosa in più – ha sottolineato il tecnico viola Stefano Pioli– Abbiamo avuto anche le occasioni per fare gol per primi noi, ma siamo stati poco squadra. Dopo il due a zero è stato tutto piu’ duro. Noi vogliamo fare piu’ punti del girone di andata, ci auguravamo di ricominciare meglio, vedremo se riusciremo a centrare l’obiettivo che ci siamo prefissi. Il campo di Marassi non ci puo’ stare in serie A. Non si puo’ giocare in Italia nel 2018 su questo campo. La Sampdoria ha meritato di vincere ma noi siamo stati squadra almeno fino all’uno, poi purtroppo è diventato difficile, abbiamo perso le distanze e gli equilibri. Sono deluso ma non tradito dalle scelte fatte. Ho visto impegno, lotta e sacrificio. Abbiamo commesso troppi errori ed abbiamo concesso, e di solito non è così. Ho fatto scelte offensive perché le condizioni di Babacar ed Eysseric mi sembravano ottime dal punto di vista fisico e mentale. Il mercato? Se ci sarà la possibilità di migliorare l’organico, vedremo. Abbiamo dimostrato di avere buoni valori e buone qualità, dobbiamo imparare dalla sconfitta, dai nostri errori e pensare subito alla prossima partita. Babacar? Non ho timore di perdere nessuno, i giocatori mi dimostrano grande attaccamento e maturità, poi ci sta di non dimostrarlo in una partita».