A guardare il bicchiere mezzo vuoto si puo’ pensare che la Fiorentina abbia fallito l’ennesima occasione per accorciare ulteriormente la propria classifica verso l’alto, non dando seguito alle ultime tre vittorie consecutive e non capitalizzando i due gol segnati, ed altrettanti pali centrati da Tello e Kalinic. Però’ la squadra gigliata guidata da Paulo Sousa trova comunque il suo sesto risultato consecutivo, tre vittorie e tre pareggi, sigilla l’ottavo posto, l’ultimo utile per entrare l’anno prossimo direttamente agli ottavi di finale in Coppa Italia, e trova la gioia di Babacar, secondo gol consecutivo, e la rete di capitan Gonzalo Rodriguez, beffato all’andata e voglioso di vendetta al ritorno.

Sousa: «Mai parlato di obiettivi stagionali» E’ un sorriso a denti stretti quello che i gigliati si portano dietro dall’anticipo di campionato di ieri all’ora di pranzo a Marassi contro la Sampdoria, portando a casa un punto contro forse la formazione piu’ in forma del campionato, e lasciandosi le speranze di tornare a giocare in Europa l’anno prossimo nello scontro diretto che ci sarà fra due settimane e mezzo contro l’Inter. Non fa festa la Fiorentina perchè sempre con il proprio attaccante senegalese ha avuto anche la chance grande per vincere, e solo per un grande intervento del tifoso viola Viviano strozza l’urlo per un successo che sarebbe stato fondamentale. «Meritavamo molto di piu’ di quanto portiamo a casa perchè abbiamo sempre pensato di poter vincere -ha raccontato a fine gara Paulo Sousa – Peccato perchè pur andando due volte sotto, abbiamo rimontato e nel finale abbiamo avuto anche la grande chance con Babacar. Il traguardo europeo non è stato fissato ad inizio stagione, né io, né il direttore Corvino abbiamo mai parlato di obiettivi stagionali ma sappiamo che dobbiamo giocare ogni gara da qui a fine campionato per vincere. Le disattenzioni difensive? Non sono solo colpa dei difensori. Dispiace perchè prima di oggi venivamo da quattro gare senza subire reti e speravamo di proseguire questa striscia. Sono felice perchè abbiamo cambiato modulo di gioco, proponendo anche dei cambi coraggiosi che dimostravano la nostra volontà di portare a casa i tre punti. Ora ci attende un altro turno prima di Pasqua, in una sfida complicata contro l’Empoli che verrà a cercare punti importanti a Firenze».

«Questa squadra non è la mia» Nel post gara sono anche esplose le polemiche nel mondo viola per le dichiarazioni di Paulo Sousa circa la paternità del gruppo che allena. «Questa squadra non è la mia – ha detto con una frase al veleno il mister portoghese – Io la alleno e basta ma non è la mia». Insomma un’altra frecciata alla società, rea di non avergli messo a disposizione un gruppo secondo lui competitivo e soprattutto elementi graditi allo stesso Paulo Sousa.