Finisce con un pareggio in casa Fiorentina una stagione per la squadra viola che si puo’ annoverare fra le piu’ deludenti. Infatti le ambizioni ad inizio stagione, per dichiarazioni dello stesso patron Andrea Della Valle, erano di arrivare a quel quarto posto conquistato dai viola nei tre anni di guida di Vincenzo Montella, obiettivo sfuggito nella annata passata solo per un punto, per mano dell’Inter. I gigliati con il 2-2 contro il Pescara si fermano all’ottavo posto, fuori dalle coppe Europee dopo quattro anni, e con tanti giocatori che nelle scorse ore sono stati al ‘passo d’addio’ a Firenze, a partire dal capitano Gonzalo Rodriguez che ieri sera è uscito fra gli applausi del ‘Franchi’.

Cognini: «Preoccupato dalle parole di Della Valle» E proprio le dichiarazioni degli azionisti di maggioranza viola, che soltanto venerdì scorso avevano mostrato pubblicamente tutta la loro amarezza per le contestazioni nei loro confronti, che non sono mancate da parte di una parte della ‘Curva Fiesole’ anche nei 90′ finali contro gli uomini di Zdenez Zeman, hanno animato l’ultimo post partita stagionale di Borja Valero e compagni. «Non ho parlato recentemente né con Diego, né con Andrea Della Valle – ha raccontato nel post gara il presidente esecutivo Mario Cognigni -. Lo faro’ la settimana prossima, penso pero’ di conoscerli molto bene e noto nel loro messaggio dei giorni scorsi molta amarezza e dispiacere, che sinceramente mette un po’ di difficoltà nel pensare al prossimo futuro. Se volevamo arrivare a questo penso che ci siamo riusciti. Le esternazioni di qualche giorno fa del presidente Andrea Della Valle mi hanno sorpreso. Non pensavo che facesse queste dichiarazioni, anche se nella seconda parte del suo messaggio, ha detto che questa società ormai ha una governance importante, che sicuramente riuscirà a gestire le situazioni ed ha individuato in Freitas e Corvino delle persone che sono all’altezza della gestione sportiva. Pero’ sinceramente sono abbastanza preoccupato. Conosco molto bene Andrea Della Valle, ormai da tantissimi anni e la sua impulsività, e forse mi stupisce che solo adesso quanto avvenuto lo abbia portato a fare certi tipi di dichiarazioni».

L’addio di Sousa: «Ho dato tutto me stesso» Chiusura con le ultime parole da tecnico gigliato, dopo due stagioni sulla panchina viola, per Paulo Sousa. «Ho dato tutto me stesso in questi due anni sia al calcio che alla Fiorentina – ha raccontato il mister portoghese – Ho cercato di fare tutto il bene per la squadra, come faccio sempre. Ringrazio tutti quelli che nella quotidianità ci hanno aiutato a lavorare bene per fare risultato, specialmente i miei ragazzi. Hanno avuto sempre una predisposizione per migliorarsi e cercare di vincere sempre e quindi li ringrazio. Rimpianti? Ho dato tutto me stesso e so che posso molto migliorare, dunque rimpianti non ne ho».