Da allenatore che aveva cancellato l’ombra di Cesare Prandelli, un allenatore che a Firenze era quasi stato incoronato re dopo la quarta qualificazione consecutiva alla Champion’s League, al netto delle penalizzazioni di Calciopoli, a tecnico reietto, fischiato, insultato anche e quasi invitato a lasciare al piu’presto la panchina gigliata. Questo il triste e repentino destino di Vincenzo Montella che in pochi mesi è passato dalle stelle sotto forma di amore autentico da parte della maggioranza dei tifosi viola, alle stalle, ovvero al disprezzo per scelte tecnico-tattiche giudicate anche da stampa, piazza e forse parte della proprietà, insensate visto i tredici punti racimolati in campionato in undici giornate. Un Montella forse smarrito dopo un calciomercato andato come un ottovolante, con tanti casi trascinatesi nel tempo, come quello di Cuadrado, e penalizzato dai numeri stop per infortunio dei suoi giocatori offensivi, senza dimenticare l’autentico momento no di certi top player, come Gonzalo Rodriguez e Borja Valero.
Il momento difficile dei viola Sta di fatto che l’allenatore di Castello di Cisterna non rappresenta più un intoccabile per la tifoseria gigliata che già ne chiedono a gran voce la sostituzione in vista della prossima stagione, reo l’ex mister anche di Catania e Roma, anche di una confusione tattica che ha visto giocare sempre peggio la sua Fiorentina. Ultimo caso in ordine di tempo la brutta sconfitta, non nel risultato ma nella prestazione complessiva, contro il Napoli, domenica scorsa. L’insistenza nell’impiegare alcuni calciatori, quali Ilicic ed Alonso su tutti, ma anche Gonzalo Rodriguez, un fantasma rispetto all’eccellente difensore di pochi mesi fa, unito ad una mancata reattività nel cambiare il modulo di gioco in corso e nell’operare i cambi, hanno fatto di Montella il primo della lista nei colpevoli di questo periodo nero per i colori gigliati.
Cognini a difesa di Montella A provare a difendere proprio il classe ’74 di Castello di Cisterna ci ha pensato però nelle ultime ore il presidente esecutivo Mario Cognigni. «Mi sembra fuori luogo avere rimproveri nei suoi confronti visto che siamo legati nei suoi confronti per un periodo molto lungo, abbiamo sposato la sua filosofia di lavoro e soprattutto lui ha sposato una società come la Fiorentina che -ha spiegato Cognigni – è una società che va presa in considerazione per come permette di lavorare ai suoi tesserati». Montella nel frattempo da domani ricomincerà a lavorare con il gruppo a sua disposizione, depotenziato dai tanti convocati nelle rispettive nazionali, provando ad organizzare un’idea di Fiorentina diversa, a prescindere dal cambiamento di umore di Firenze nei suoi confronti, cercando di non far sembrare i prossimi mesi soltanto un triste ed inutile fine ciclo.