La Fiorentina si rimette in carreggiata per provare a centrare la qualificazione ai prossimi sedicesimi di finale di Europa League, dopo la sconfitta nel primo incontro rimediata in casa per mano del Basilea, battendo quattro a zero a Lisbona i portoghesi del Belenenses. Un successo firmato principalmente dalla giovanissima coppia d’attaccanti della rosa gigliata, Federico Bernardeschi e Khouma El Babacar, protagonisti in un passato recente nella formazione Primavera, e reduci dal rinnovo di contratto firmato da entrambi con la società viola fino al prossimo giugno 2018. Una vittoria che prolunga il momento magico per la squadra guidata da Paulo Sousa, vincitore ieri sera nella sua terra natia, il Portogallo, che così si presenta al meglio, fisicamente e psicologicamente, alla gara di domenica prossima, in casa, contro l’Atalanta, dove proverà a difendere il primo posto in campionato conquistato soltanto cinque giorni fa.
Poker europeo al Belenenses La gara si decide tutta nei primi 45’ quando dopo un’iniziale spavento procurato da un’uscita errata di Sepe, non sfruttata da Leal, la Fiorentina realizza due reti fra il 18’ ed il 45’: prima è Bernardeschi a fiondarsi su una palla vagante in area dopo una respinta errata del portiere di casa Ventura su conclusione di Vecino, poi è Babacar, autore di una prestazione con più ombre che luci, che vede il proprio sinistro da appena fuori area, essere deviato in porta da un difensore del Belenenses. Proprio su un autogol arriva l’ultima marcatura della gara, a 5’ dalla fine, quando su un cross da destra del subentrato Badelj, Tonel infila la propria porta, preoccupato dall’ingresso negli ultimi 15 metri di Giuseppe Rossi. Proprio i 90’ giocati senza sosta dal Pepito numero 22 viola, autore anche della marcatura che ha chiuso la partita, 501 giorni dopo l’ultima volta, sono un altro segnale positivo in casa Fiorentina, con la porta gigliata mai messa veramente in pericolo dall’attacco della formazione guidata da Sa Pinto, e con tante note liete, su cui spicca la prova del classe ’94 di Carrara, autore di un lavoro eccellente sia in fase offensiva che difensiva. Nell’altro incontro il Basilea batte i polacchi del Lech Poznan, consentendo così ai gigliati di risalire al secondo posto in classifica nel raggruppamento che, al momento varrebbe la qualificazione al prossimo turno di Europa League.
Successo importante «Una vittoria importante che serviva per stare agganciati al vertice del girone – ha raccontato nel post gara il direttore generale Andrea Rogg che ha rappresentato a livello dirigenziale in Portogallo il club viola -. Ogni partita a questo livello è difficile e la Fiorentina l’ha giocata con spirito giusto, in maniera apparentemente semplice». Rogg ha gioito in tribuna autorità dello Estadio de Restelo soprattutto al quattro a zero finale. «Il gol di Giuseppe Rossi è importantissimo perché senz’altro gli darà fiducia e poi, oltre alla rete, ha giocato 90’ per la prima volta in stagione – ha aggiunto il d.g. viola -. Ha dimostrato di stare in campo al meglio fino alla fine, è un altro gradino superato nel suo percorso di crescita, senza mettergli fretta, verso un recupero pieno. Il suo passato lo conosciamo tutti e con una rete segnata nel finale vuol dire che percorso di ripresa prosegue bene. Noi la squadra del momento? La Fiorentina è sempre la stessa, in Italia ed in Europa, sappiamo che la mentalità deve essere sempre quella giusta per provare a vincerle tutte – ha concluso Andrea Rogg -. I gol di Bernardeschi e Babacar sono un segnale estremamente importante per la proprietà e per la società che ha creduto fortemente nei due ragazzi anche dal punto di vista economico. Sapevamo che erano due ragazzi che erano stati cercati da fortissime squadre in Italia e all’estero, siamo riusciti a tenerli e siamo felici che continuino a fare prestazioni buone e addirittura a segnare tutti e due. Scudetto? Si può pronunciare la parola sogno, e noi la cosa migliore che possiamo aspettarci è che i nostri tifosi sognino e siano felici dopo ogni partita. Sta capitando con una certa frequenza e quindi l’impegno di tutti è di far continuare il sogno il più a lungo possibile».