I numeri innanzitutto: la Fiorentina non vince dal 30 settembre scorso, successo casalingo per uno a zero ai danni dell’Atalanta, con tre punti raccolti nelle successive quattro partite, e rete di un attaccante che manca dal 19 settembre scorso quando Giovanni Simeone porto’ momentaneamente in vantaggio i gigliati nella trasferta di Genova contro la Sampdoria. Tutto questo per riassumere il momento ‘no’ della rosa guidata da Stefano Pioli che anche nell’anticipo di campionato di sabato scorso contro la Roma non è andata oltre il terzo uno a uno consecutivo, con in tutte e tre le circostanze la Fiorentina rimontata nel corso della gara, dopo essere andata davanti nel punteggio, e nel caso specifico pareggio giallorosso arrivato a 5’ dalla fine ad opera di Florenzi.
Tra errori e scelte tecniche E’ un periodo di lunga fase involutiva di gioco e di risultati per i viola che navigano adesso nelle mediocre acque del centro classifica in serie A dopo 11 giornate con tanti punti interrogativi che aleggiano su German Pezzella e compagni. A cominciare dal periodo di eclissi totale di Simeone, due gol in 990 minuti di gioco, roba da difensore e non da presunto bomber, e prova incolore anche davanti agli occhi di Gabriel Omar Batistuta, due giorni fa spettatore di eccezione allo stadio ‘Franchi’. C’è poi l’incognita Marko Pjaca, per la seconda volta consecutiva tenuto fuori dagli undici iniziale, stavolta non per scelta tecnica ma pare per motivi fisici, ma non incidente in positivo nei suoi 13’ di gioco visto che e’ subentrato con la Fiorentina davanti, grazie ad un molto dubbio rigore fischiatole a favore, ed era in campo quando la Roma ha pareggiato. Poi c’è una lunga sequela di giocatori che Pioli pare aver ‘cancellato’ dalle sue scelte, da Thereau ed Eysseric neanche convocati nell’ultima gara, passando per Diks e Ceccherini mai scesi in campo fino ad oggi, fino a Norgaard ed Hancko ormai abbonati alla panchina. E proprio sul tecnico gigliato si iniziano ad addensare i primi dubbi di molti tifosi se l’aziendalista tecnico parmense sia la guida giusta per una squadra giovane ma anche ingenua, che nell’ultimo mese ha gioco spesso molto male, e che ha palesato limiti caratteriali accentuati, e con l’unica sua stella, Federico Chiesa, che sembra incastrarci poco nel grigio viola odierno.
Pioli: «Un buon punto contro una Roma che è molto forte» «E’ stata una partita molto dura perché la Roma è una grande squadra ma nel primo tempo abbiamo giocato molto bene – ha dichiarato Pioli -. Dopo il gol di Veretout abbiamo difeso bene ma se non segni la seconda rete è sempre difficile contro una grande squadra portare a casa la vittoria. Se vinciamo la prossima partita avremmo fatto quattro punti in due partite e non sarebbe male. Abbiamo avuto anche un po’ di sfortuna, potevamo vincere la partita ma abbiamo preso un buon punto contro una Roma che è molto forte. La Fiorentina non vince da 4 partite? Ovviamente è un problema quando non vinci ma abbiamo perso solo contro la Lazio. Siamo dispiaciuti quando non vinciamo ma speriamo di tornare a farlo la prossima settimana per migliorare anche la nostra classifica».