Sette partite di campionato giocate dalla Fiorentina fino ad oggi, ed in più della metà di queste la formazione gigliata non è riuscita ad andare a segno (contro Roma, Genoa, Sassuolo e Lazio, tutte di campionato). Se due indizi fanno una prova, un poker di circostanze costituiscono teoria, anche se prima della sfida persa contro i biancocelesti domenica scorsa, la rosa viola aveva centrato la porta avversaria in ben tre occasioni in 90’, contro l’Inter. Ma un caso non fa giurisprudenza nel calcio, e così è giusto parlare non solo di astinenza offensiva ma di vera e propria anoressia in attacco, con la coppia titolare in infermeria da ormai più di un anno, salvo brevi parentesi (Mario Gomez e Giuseppe Rossi), un altro duo escluso perché non facenti più parte del progetto calcistico, e rimasti invenduti la scorsa estate (Iakovenko ed El Hamdaoui), due trequartisti in cerca d’autore (Marin ancora mai convocato perché fuori forma fisica, Ilicic nel mirino dei tifosi per scarso impegno e bassissima resa in rapporto ai minuti giocati) e un duetto di giovani di belle speranze (Babacar-Bernardeschi), facilmente soggetti ai sali-scendi nel rendimento.
I grattacapi di Montella Insomma Montella si ritrova con un bel problema cui sarà difficile risolvere in tempi brevi, se non provare ad estrarre il classico coniglio dal cilindro. Proprio il mister gigliato è finito, forse per la prima volta da quando è a Firenze, fra i principali indiziati del momento troppo “alti e bassi” della sua squadra, agli occhi di tifosi e media, per le scelte fatte prima e durante la gara contro la Lazio. Un Montella che sta apparendo nervoso, scontroso e lontanissimo dall’uomo lucido e lungimirante che aveva stupito tutti nei suoi primi due anni in riva all’Arno. Proprio il mister nativo di Castello di Cisterna ed il suo staff dovranno essere bravi a motivare e caricare gli uomini a propria disposizione, in vista del prossimo doppio impegno di questa settimana: prima in Grecia, contro il Paok per l’Europa League, poi a Milano, con i rossoneri di Inzaghi, nel posticipo del campionato di domenica prossima. Per i 90’ in terra ellenica sono attesi i rilanci di Basanta, Richards e Pasqual, ma è come detto l’attacco a preoccupare, visto che Mario Gomez e Giuseppe Rossi non saranno recuperabili, Iakovenko ed El Hamdaoui non sono in lista Uefa, e Bernardeschi e Babacar sono reduci rispettivamente da un problema alla caviglia destra e, da sintomi gastrointestinali. Insomma quasi quasi Montella, se non avesse pure lui da oltre due mesi fastidi alle ginocchia, avrebbe voglia di tornare calciatore, e scendere nuovamente in campo, come sta facendo ancora alla grande il suo ex compagno ed amico Francesco Totti alla Roma.