Ci siamo. L’attesa è finita. Dalle 19 si gioca ed è la cosa più importante. Al Franchi arriva per la seconda volta in stagione la Juventus: sappiamo tutti come è finita la prima e la speranza dei tifosi viola è quella di rivivere quelle emozioni. L’1-1 dell’andata lascia aperta ogni possibilità ma la Fiorentina ha qualche punto di percentuale in più: perché il risultato di Torino obbliga la Juve a fare due gol – cosa peraltro non impossibile per il potenziale dei Campioni d’Italia in carica – ma soprattutto perché quest’anno i bianconeri hanno sofferto non poco i viola.
Sfida decisiva per l’Europa È vero quello che dice Conte: se contiamo i minuti di predominio dei tre precedenti stagionali, non c’è confronto possibile. Però poi nel calcio conta il risultato al 90′ e qui il discorso cambia. Al netto di quanto accaduto nel 4-2 di ottobre, ovvero qualcosa di unico e nella forma irripetibile, gli uomini di Montella hanno sempre trovato il modo di mettere paura a Buffon andando vicino al pareggio in campionato ed ottenendolo in Europa League. Da queste cose buone deve ripartire la Fiorentina stasera, ben sapendo – come ha detto lo stesso Montella – che di fronte c’è la squadra italiana più forte del momento. Magari stanca, magari acciaccata, magari con tante assenze ma pur sempre la più forte. È una serata in cui l’esperienza di Gomez e Borja Valero, la leadership di Gonzalo, l’estro di Cuadrado devono remare nella stessa direzione. Difficile anche prevedere un andamento simile a quello visto negli altri scontri di questa stagione. La Juve non ha le energie per partire a razzo e durare tutto il match con il rischio, tutt’altro che peregrino, che si vada al supplementare. La Fiorentina, dal canto suo, è attesa dal salto di qualità mentale: deve gestire ma allo stesso tempo colpire e le grandi Squadre si vedono anche da come approcciano queste partite.
Buoni e cattivi Due notazioni a margine: bravissimi Montella e Conte, pur nella normale dialettica pre-gara, a non aizzare ulteriormente gli animi già fin troppo caldi. Malissimo invece la società viola con i prezzi dei biglietti alle stelle senza il minimo rispetto per i tifosi.