La Fiorentina dice quasi addio ad una qualificazione alle prossime coppe europee di fatto con quasi tre mesi dalla fine del campionato in virtu’ dell’inutile pareggio per 3 a 3 di ieri pomeriggio contro il Genoa. Anche se con quasi tutto un girone di ritorno da giocare per gli uomini guidati da Paulo Sousa quella contro i rossoblu’ liguri ha il sapore della clamorosa occasione persa perche’ in un week-end in cui hanno perso sia Lazio, che Milan che Roma, Borja Valero non centrando il terzo successo casalingo rimangono assai distanti dal vertice della classifica, finendo nell’anonimato. I viola per ben due volte, prima sul due a zero e poi sul tre a due non riescono a chiudere la gara, facendosi rimontare in entrambe le occasioni da un Genoa mai domo con Giovanni Simeone che, grazie alla sua doppietta, vince la sfida fra figli d’arte con Federico Chiesa, quest’ultimo autore solo di una rete. E pensare che per i padroni di casa dopo 50′ sembrava tutto fatto: prima un tiro cross di Ilicic al 17′ si era trasformato nell’uno a zero, poi proprio il classe ’97 genoano era stato bravissimo a deviare in porta un cross di Kalinic. Tutto finito? Neanche per sogno perche’ nel giro di centoventi secondi era bravissimo prima Taarbat a crossare per la prima rete di Simeone, poi quest’ultimo ad armare il piede del marocchino, con deviazione decisiva di Hiljemark per il due a due. La Fiorentina in questa fase aveva il grande pregio di non abbattersi moralmente ma di trovare già allo scoccare dell’ora di gioco la terza rete con Kalinic servito da Bernardeschi. Anche in questo caso per la formazione di Juric era bravissima a non mollare e a 5′ in virtu’ di un fallo di mano da rigore di Bernardeschi, espulso nella circostanza, si vedeva assegnato un calcio di rigore che Simeone era impeccabile a realizzare, trovando il 3 a 3 finale. Delusione e fischi del ‘Franchi’ al triplice fischio finale, e fiele ingoiato da tutto il popolo di fede viola.
Sousa: «Dobbiamo avere piu’ fame dei nostri avversari» «La voglia di andare in Europa e di vincere deve averla sempre questa squadra, e nonostante il pareggio di oggi (ieri, ndr) -ha sottolineato a fine gara Paulo Sousa-. Stiamo competendo molto bene, giocando bene, creando tanto, anche contro squadre che hanno qualità e quantita’ di organico migliore del nostro. Peccato perche’ contro il Genoa dovevamo chiudere la gara e non siamo riusciti a farlo. Dopo un inizio difficile contro un avversario che pressa molto bene e che fa spesso fallo quando perde palla -ha aggiunto il tecnico viola -. Siamo stati consistenti fino a quando abbiamo segnato il due a zero, ci è mancato purtroppo di chiudere la gara. C’è amarezza per questa situazione perche’ dobbiamo avere piu’ fame dei nostri avversari. Dovevamo prendere migliori decisioni nelle nostre transizioni difensive e abbiamo permesso ai nostri avversari di riaprire la gara. I nostri problemi non sono fisici ma mentali. Bravo il Genoa a crederci sempre ma anche il rimpianto è dovuto dal fatto di aver avuto le occasioni per fare quel tre a zero che ci avrebbe permesso di vincere la gara. Come allenatore cerco di migliorare, di dare la possibilità a tutti, sappiamo che non possiamo concedere nulla e fondamentalmente dobbiamo essere piu’ concreti quando giochiamo bene e creiamo molto».
Il neoacquisto Saponara: «Grande opportunità, non ci ho pensato due volte» In virtu’ del pareggio contro il Genoa passa in secondo piano in casa viola anche l’acquisto dall’Empoli del trequartista Riccardo Saponara. «Sono felice, ho fatto tutto di corsa per cercare di essere subito disponibile e -ha raccontato il neo numero 21 viola, ieri in tribuna al ‘Franchi’ per vedere i suoi nuovi compagni contro il Genoa – per cogliere questa grande opportunità al volo, non ci ho pensato due volte».