Si giocherà quest’oggi, con fischio di inizio all’ora del tramonto, ovvero le 19, il posticipo pomeridiano della diciassettesima giornata di ritorno di serie A fra Fiorentina e Parma. Sulla carta una sfida senza storia visto che da una parte ci sarà la quinta forza del campionato, ovvero la formazione gigliata capitanata da Manuel Pasqual e dall’altra il club divenuto famoso quest’anno per una retrocessione già sancita un paio di mesi fa, in regime fallimentare, con stipendi non pagati da luglio scorso, ed un mancato doppio cambio di proprietà, con arresto per frode per uno dei possibili acquirenti (Giampietro Manenti). Eppure la stessa situazione si presentò un girone fa, quando la Fiorentina nel primo turno del 2015 scese in campo al ‘Tardini’ da super favorita, salvo poi venir sconfitta clamorosamente dai ducali guidati da Roberto Donadoni che capitalizzarono una rete di Costa all’11’ del primo tempo. Una rosa gigliata allora scossa dalla decisione della società di delegittimare nel ruolo di portiere Norberto Murara Neto, che soltanto poche ore prima aveva ufficializzato la sua volontà di non rinnovare il contratto con il club viola, e che vide una serie infinita di errori sottoporta di Borja Valero e compagni, fra cui un calcio di rigore fallito da Mario Gomez.
La Fiorentina di oggi al Tardini Una Fiorentina che si presenta oggi alla vigilia del match contro gli uomini guidati da Roberto Donadoni ancora scossa dai fischi e dagli insulti ricevuti al triplice fischio finale della gara di ritorno di semifinale di Europa League contro il Siviglia da tutta la squadra capitanata da Manuel Pasqual, con indirizzario anche il tecnico Vincenzo Montella, e con quest’ultimo poi protagonista nel post gara di una frase che ha suscitato tantissime polemiche visto che ha accusato la tifoseria gigliata di non capire ‘la reale’ dimensione della rosa da lui allenata. Una dichiarazione che ha scatenato dibattiti e divisioni all’interno del mondo viola, con sui social network una vera e propria fronda anti Aeroplanino, con tanto di accusa a quest’ultimo di starsi preparando il terreno per una dipartita a fine stagione, al netto di un contratto che ancora lo legherebbe al club guidato dalla famiglia Della Valle fino al giugno 2017.
Montella e il suo futuro Il futuro di Montella verrà comunque deciso a fine stagione e nel frattempo, quantomeno all’apparenza, la Fiorentina fa fronte comune per centrare quell’obiettivo quinto posto che viene considerato il minimo sindacale per definire la stagione dignitosa e non fallimentare, perché vorrebbe dire qualificazione diretta alla prossima Europa League. Detto che contro il Parma parte dello stadio Franchi potrebbe anche decidere di risparmiare nuovi fischi alla squadra, proprio per rimanere al fianco della formazione gigliata in questo delicato finale di stagione, Montella sta pensando a quale formazione mandare in campo dal 1’. Ci potrebbe essere il rilancio in attacco di Mario Gomez, bocciato quattro giorni fa contro la squadra guidata da Unai Emery e protagonista di una reazione non serena al suo mancato ingresso in campo, così come in pole a centrocampo ci sono Aquilani e Badelj, oltre che Pasqual e Tomovic in difesa. Nel frattempo sta sempre meglio Giuseppe Rossi che, da una settimana si allena, quantomeno nella parte atletica, con il resto dei compagni, e salvo complicazioni dovrebbe presentarsi regolarmente ai nastri di partenza della prossima stagione, con inizio del ritiro estivo a Moena, in val di Fassa, fissato per il prossimo 7 luglio.