Da poco più di 24 ore a Firenze è iniziata la Chiesa mania. Per gli over 30 tifosi viola si tratta di un deja-vu di quello che accade a fine anni ’90 quando in maglia viola Enrico Chiesa incantava lo stadio ‘Franchi’ con le sue accelerazioni negli ultimi 30 metri, trascinando la Fiorentina in alto in classifica, con risultati eccellenti anche in campo europeo, con l’allora bomber genoano che aveva stregato prima la tifoseria doriana e poi quella parmense. Oggi invece è il figlio Federico, classe ’97 portato nella rosa dei grandi la scorsa estate dal tecnico gigliato Paulo Sousa, a far entusiasmare un popolo che soltanto nove giorni fa sembrava sull’orlo della depressione. Ed invece il numero 25 della Fiorentina prima ha fatto il diavolo a quattro contro la Juventus, mettendo anche lo zampino nel raddoppio firmato da Milan Badelj, e poi sabato scorso ha siglato la sua prima rete ufficiale in serie A chiudendo una partita che ha visto Borja Valero e compagni espugnare lo stadio ‘Bentegodi’ di Verona contro il Chievo con un rotondo 3 a 0.
Sousa: «Federico ha ampissimi margini di miglioramento» Una settimana perfetta quella dei viola costellata anche dalla decisione dell’attaccante croato Nikola Kalinic di rifiutare la ricchissima offerta di ingaggio del Tianjin Quanjian e di restare a Firenze almeno fino a giugno prossimo. Non una partita spettacolare quella dei gigliati in terra veneta ma tremendamente concreta, aperta da una rete di Tello al 18′, nel momento migliore della formazione di Maran, chiusa già al 50′ dal raddoppio su rigore di Babacar, e che ha visto come corollario perfetto il tris di Federico Chiesa, al termine di un contropiede di Vecino. «Sono stato molto chiaro fin da inizio stagione sulle qualità e sulla voglia tremenda che ha questo ragazzo di emergere e di allenarsi – ha sottolineato Paulo Sousa parlando proprio dell’ultimo talento emerso dal settore giovanile gigliato – Federico ha ampissimi margini di miglioramento ma allo stesso grande dedizione al lavoro e capacità di applicarsi. Gli ho dato fiducia, la sta ripagando e credo che stia crescendo insieme alla squadra che acquista grande consapevolezza nei propri mezzi». Una Fiorentina che sta beneficiando di ritrovate certezze, in particolar modo in difesa e a centrocampo e che adesso può sfruttare l’entusiasmo della scelta compiuta da Kalinic, già in vista del quarto di finale che martedì sera vedrà i viola sfidare al ‘San Paolo’ il Napoli in una sfida di Coppa Italia che si preannuncia spettacolare. «Non sono rimasto stupito dalle recenti prestazioni di Federico Chiesa perchè avendo allenato quest’ultimo per tre anni so da dove è partito e so quanti miglioramenti ha fatto – ha raccontato il tecnico della Fiorentina Primavera, Federico Guidi -Era un ragazzo che aveva delle pause enormi nelle transizioni e spesso era un giocatore assente però nell’ultimo anno è radicalmente cambiato, è stato molto sensibile nel lavorare in quello che era il suo difetto piu’ grande, e ora nel campionato dei grandi sta dimostrando che giorno dopo giorno sta migliorando. La forza di Federico Chiesa è la sua personalità e la sua spavalderia».