E’ una reazione che invita al dialogo, alla calma e a non farsi trascinare dall’istintività quella dettata ai giornalisti dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, nel day-after del comunicato stampa emerso ieri sul sito ufficiale viola da parte degli attuali proprietari della Fiorentina che si dicono pronti a farsi da parte, stanchi del clima che da tempo avvertono come negativo nei loro confronti, ‘a veri amanti fiorentini e della maglia viola’.
Il sindaco: «Usare la testa, non la pancia» «In questo momento difficile, faccio un richiamo a tutte le forze della città e alla proprietà a usare la testa e il cuore e non la pancia -ha sottolineato Nardella- La Fiorentina è un patrimonio troppo grande per essere oggetto di scontri e polemiche. Come sindaco sento il dovere di lavorare esclusivamente per proteggere questo patrimonio». A fare eco alle parole del primo cittadino di Firenze, l’assessore allo sport di Palazzo Vecchio, Andrea Vannucci: «Invito tutti gli attori di questa partita, tifoseria e proprietà, a mantenere calma e sangue freddo perché si sta parlando della Fiorentina. Uno dei beni più preziosi di questa città».
Salvadori (Confindustria): «Progetto stadio va avanti» Un po’ sorprendenti perchè inattese e sicuramente meritevoli di approfondimento per gli scenari futuri, le dichiarazioni del presidente di Confindustria Firenze, Luigi Salvadori. «Siamo a disposizione per lavorare sullo stadio senza i Della Valle, perché lo stadio va fatto e credo che Dario Nardella sia di questa opinione» ha raccontato all’emittente Lady Radio Salvadori, commentando i possibili scenari dopo il comunicato con cui gli imprenditori marchigiani hanno messo in vendita la Fiorentina. Per Salvadori però si lavorerebbe a questo punto per uno stadio «non da 400 milioni ma da 90, che comunque è bello, efficiente e moderno». Salvadori, parlando del comunicato dettato dalla famiglia Della Valle, lo ha definito «abbastanza provocatorio», perché «nel momento in cui si vuole vendere ci dev’essere un prezzo e ci dev’essere chi compra», e ha criticato la scelta dei tempi: «Farlo in un momento così delicato, all’inizio della campagna acquisti, è particolare, non vorrei che potesse danneggiare la Fiorentina». Per il presidente degli industriali fiorentini «la comunicazione non è stata il forte di questa proprietà, nonostante abbiano tanti pregi sioprattutto da un punto di vista dei risultati». Salvadori ha successivamente risposto anche al passaggio del comunicato con l’appello ai ‘fiorentini veri’: «Noi siamo pronti a dare una mano, soprattutto se qualche volta si venisse coinvolti anche a livello di condivisione di scelte e consigli. Questo fa parte della non comunicazione della famiglia Della Valle, che mi sembra che in questi anni non abbia mai voluto intregrarsi nella città e tantomeno in Confindustria, dove sarebbe stata accolta a braccia aperte».