Si affaccia sul mare di Genova forte del ritrovato terzo posto in classifica la Fiorentina di Paulo Sousa reduce dal successo casalingo per due a zero contro il Torino e che affronterà domenica a Marassi i rossoblu’ guidati da Giampiero Gasperini. Subito fresco ex sarà il neo centrocampista gigliato Tino Costa, anima per un anno e mezzo dei campionati genoani, prima convocazione in vista per l’ultimo arrivato in casa viola, l’esterno spagnolo Tello, chance di giocare da titolare in attacco per Zarate ma c’è un possibile ex dei Grifoni che pare in rampa di lancio dopo un fine 2015-inizio 2016 con soli 7 minuti giocati in tre gare. Il suo nome è Khouma El Babacar e quando nel 2006 si allenò qualche volte a Pegli, casa del Genova, arrivato dopo alcune presenze con una rappresentativa senegalese in Italia, l’allora tecnico rossoblu’ Vincenzo Torrente consigliò i suoi dirigenti di chiudere le porte del centro sportivo per non farsi sfuggire quel piccole campione in erba. Il direttore sportivo della Fiorentina però Pantaleo Corvino bruciò tutti, e su assist di Paolo Berettoni, primo allenatore italiano del classe ’93 di Thies, portò a Firenze Baba-gol.
«Da Firenze non mi muovo» Ci ha messo un po’ quest’anno a convincere Paulo Sousa a dargli fiducia, ma adesso sembra sulla strada giusta e contro il Torino ha dimostrato che la convivenza con Kalinic, altro attaccante del parco offensivo viola, è possibile, tanto che gli uomini mercato della Fiorentina hanno respinto offerte anche molto importanti per il calciatore con un passato anche nel Padova e nel Modena. «Offerte inglesi per me? Io da Firenze non mi muovo. Non c’è dubbio. E’ nove anni che sono qui, faccio parte di questa città e cerco sempre di dare tutto me stesso per la maglia viola visto che la città mi ha dato tanta mano in questi anni. Abbiamo fatto una bellissima partita contro il Torino, da uomini veri ed adesso dobbiamo continuare così tutte le domeniche. Io come sto? Ho giocato poco perché il mister sapeva come schierare la squadra. Magari io stavo bene ma il mio allenatore non mi vedeva ma mi sta dando una grande mano, io ho cercato solo di allenarmi bene e di dimostrargli che poteva utilizzarmi al meglio. Se giocherò di piu’ dipendera’ dalla qualità dei miei allenamenti. Domenica scorsa. mister mi ha chiesto di dare una mano alla squadra, sapevamo che il Torino era forte e siamo stati bravi a correre piu’ di lui». Babacar ha anche parlato di un suo fresco ex compagno di squadra. «Giuseppe Rossi? Lo considero un fratello – ha concluso Babacar – Eravamo sempre accanto a tavola in ritiro, gli auguro di fare un buon campionato e tornare qui a fine anno. I neo acquisti si sono presentati molto bene, noi siamo bravi ragazzi quindi chi viene è il benvenuto. Speriamo di darci una mano a vicenda».
Il toscano avversario Dall’altra parte della barricata, ovvero come avversario della Fiorentina a Genova, ci sarà il toscano Leonardo Pavoletti, con Paolo, il padre, che è istruttore di tennis al circolo di Livorno, città dove è nato il bomber della squadra del Grifone. «Fino a fine anno resterà senz’altro al Genoa anche perché lui lì sta molto bene, è una piazza che adora, è ricambiato da una grande tifoseria, gli vogliono tutti bene e lì si sente a casa -ha detto proprio nelle ultime ore Paolo Pavoletti, padre di Leonardo – A Genova è esploso perché un giocatore ha bisogno della fiducia da parte di un allenatore – ha aggiunto a Lady Radio – A Sassuolo non ha mai avuto la fiducia di Di Francesco perché purtroppo quest’ultimo non credeva in lui, altrimenti sarebbe potuto arrivare uno o due anni prima a giocare in serie A e questo ha ritardato l’esplosione di questo ragazzo che in campo dà sempre il massimo. Al Genoa ha trovato il coronamento di tante tribolezze. Ha avuto la capacità di saper aspettare il proprio turno».
Pradè: «Lopez obiettivo principale» «Aspetteremo Lisandro Lopez senza un termine per definire sfumata la trattativa, lui è un obiettivo principale, importante, purtroppo ci sono delle coincidenze nel calcio che non possono essere programmate perché la sua operazione era chiusa da un bel pezzo, avevamo raggiunto un accordo di massima con il calciatore ed il Benfica e l’infortunio di Luisao ha complicato le cose – ha precisato Daniele Pradè – Ma non c’è fra i nostri obiettivi solo Lisandro Lopez, lavoriamo anche per altre situazioni, ma i difensori che la Fiorentina sono bravi anche se la coperta è corta. La Fiorentina prenderà un difensore nel mercato di gennaio ma la società ha dimostrato in questo periodo di saper fare le cose, che ha preso dei calciatori che hanno caratteristiche che in squadra non avevamo perciò siamo contenti del nostro lavoro, lo facciamo con serietà e professionalità, insieme al nostro allenatore, tutti coinvolti a fare il meglio».