Correre, fare punti e dare una svolta definitiva alla stagione per vivere una primavera più tranquilla. Sono questi i diktat per Fiorentina e Siena nella ventisettesima giornata del campionato di Serie A. Impegni in trasferta per le due toscane, rispettivamente nei campi di Catania e Cesena.

Catania-Fiorentina Dà fiducia alle ali Delio Rossi nella trasferta siciliana di Catania. La Fiorentina che andrà di scena ai piedi dell’Etna si affiderà con ogni probabilità al duo Vargas-Cerci per supportare in attacco Amauri. In attesa dei gol del centravanti italo-brasiliano, il cileno e l’italiano sono chiamati ad un banco d’appello importante per esprimere finalmente il loro talento. Vargas ha fornito prestazioni incoraggianti nelle ultime due uscite contro Cesena e Parma, Cerci in Emilia ha ritrovato il gol e forse un nuovo feeling con il tecnico e con la piazza di Firenze. Adesso arriva il momento di esprimere in toto il suo talento, stante ancora l’importante assenza di Jovetic. Contro il Catania di Montella non sarà facile perché gli etnei sono una squadra che esprime un buonissimo calcio, pungenti in attacco e attenti in difesa. Il Massimino poi è uno stadio sicuramente molto ostico. Tutti fattori da tenere in considerazione così come il fatto che il Catania, a quota 35 punti in classifica, potrebbe non forzare più di tanto data la sua pressoché assoluta tranquillità nella lotta salvezza. In ogni caso, la Fiorentina deve guardare a se stessa. Le «gatte morte» menzionate da Rossi nel post-partita con il Cesena si devono trasformare in felini ben più aggressivi. E devono graffiare soprattutto. L’importante sarà riproporre lo stesso spirito già visto nel secondo tempo del recupero di Parma: una compagine viola sicuramente non bellissima né spettacolare, ma determinata e grintosa al punto giusto per cercare punti importanti.

Cesena-Siena Accelerare. L’input per il Siena di Sannino è questo. Soprattutto per quanto riguarda il rendimento in trasferta, fin’ora il vero e proprio neo della stagione bianconera. In trasferta il Siena non ha mai vinto, ottenendo solo 5 pareggi e 7 sconfitte, e soprattutto denotando un atteggiamento ondivago e incostante incapace di replicare le tante ed entusiasmanti affermazioni interne. Per il Siena, quella di Cesena, potrebbe essere la partita della svolta definitiva: un’affermazione, contro una squadra decimata anche dalle squalifiche (assenti Parolo e Comotto), consentirebbe all’undici di Sannino di mettere un buon margine con le dirette inseguitrici (il Lecce gioca a Milano contro il Milan, difficile prevedere dei punti per la squadra di Cosmi attualmente terz’ultima) e di fare un deciso passo in avanti verso la salvezza. L’ambiente sembra concentrato e scarsamente toccato anche dalle vicende inerenti alle indagini della Procura Federale sul caso ‘Calcio-Scommesse’. Ieri sono stati ascoltati due giocatori, Terzi e Vitiello, e due dirigenti, Faggiano e Perinetti. «Siamo tranquilli, metto la mano sul fuoco per i miei giocatori», ha detto il responsabile tecnico del Siena, Giorgio Perinetti. Il vero appello però arriverà solo dal campo, sintetico, del Manuzzi di Cesena: la sentenza più attesa si traduce solo in uno sgambetto alla squadra dell’ex Beretta.