Ufficiale: le strade di Maurizio Sarri e dell’Empoli si dividono. È avvenuto questa mattina ad Empoli l’atteso faccia a faccia fra il ds del club azzurro Marcello Carli ed il tecnico classe ’59 napoletano Maurizio Sarri. Dopo mezz’ora di confronto sono arrivate le parole del mister arrivato sul principale sodalizio calcistico della Valdelsa il 25 giugno 2012. «Come avevo già deciso in settimana con la società andrò via – ha spiegato Sarri -. La mia storia a Empoli finisce qui, è questa la mia scelta. Ringrazio tutti: società, presidente, direttore, tutti i miei giocatori, pubblico e città. Non sono stato solo bene, questa è stata la storia perfetta e quindi va messa da parte».
Fine della «storia perfetta» Dunque una separazione delle strade fra l’allenatore autore del miracolo promozione in A annata 2013-2014 e della salvezza con largo anticipo in massima serie 2014-2015. «Il Cagliari? Penso che non ci andrò, non ho accordi con altre squadre e in questo momento le probabilita’ di rimanere fermo sono molto alte – ha aggiunto ‘mister 33’, come è stato soprannominato Sarri per il suo numero di schemi su palla inattiva -. Magari andrò in giro per l’Italia e per l’Europa a studiare. Se non dovessero arrivare offerte da qui all’inizio della prossima stagione, pace». Si conclude dunque una storia d’amore profonda, quella fra Sarri e l’ambiente Empoli, un connubio perfetto fatto di risultati, belle partite, giocatori che si sono affermati e club che è cresciuto insieme all’ex tecnico anche di Sansovino ed Arezzo sia in visibilità che di prestigio. Il comunicato emesso dalla società empolese è carico di significati: «Dopo l’ennesimo incontro, la società Empoli FC ha preso atto della volontà del tecnico Maurizio Sarri di non voler continuare il rapporto che lo legava al club per altre due stagioni. L’Empoli quindi ha deciso di accettare le dimissioni presentate dall’allenatore. A Maurizio Sarri va il ringraziamento per tre anni pieni di emozionanti successi».
Empoli volta pagina Da oggi insomma ad Empoli si volta pagina e non sarà semplice. «Sono molto dispiaciuto perché da parte nostra c’era la disponibilità e la volontà di continuare, ma il mister ha manifestato una mancanza di stimoli e forse la sua decisione, dopo tre anni splendidi, è stata quella giusta nel rispetto della società, della squadra, dei tifosi, ma anche di se stesso – ha raccontato il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi – Ora spero si sistemi al meglio e che i suoi successi siano anche un po’ i nostri». Ma chi sarà il successore di Sarri? «Abbiamo un paio di idee da approfondire, adesso e’ il momento di farlo, ma non sono preoccupato perché l’Empoli ha dimostrato di saper mettere molto del suo nel lavoro dell’allenatore, dando fiducia, serenità, tranquillità e anche la possibilità di sbagliare – ha aggiunto il numero uno del club azzurro -. Come ho detto a Sarri magari prenderemo un allenatore da 5,5 e lo faremo rendere da 7,5. Noi abbiamo la capacita’ di poterlo fare». A chi fa riferimento Fabrizio Corsi? In prima fila per succedere a Sarri c’è Marco Giampaolo, attuale allenatore della Cremonese, che ad esempio ha guidato il Siena in cui il bomber era Massimo Maccarone, attuale capitano azzurro. Le alternative portano a Pasquale Marino, autore quest’anno del miracolo Vicenza, ripescato e arrivato ai play-off di serie B per la promozione in A. Si è liberato da pochi giorni dal proprio contratto con la Figc, visto che era allenatore dell’Under 19, l’ex giocatore dell’Empoli Alessandro Pane, ma c’è chi sussurra di contatti con il tecnico del Bassano Antonino Asta che ha spesso lavorato in carriera con i giovani (negli Allievi prima e nella Primavera del Torino poi), pane quotidiano dell’ossatura del club azzurro.