La Fiorentina dice addio al proprio sogno di qualificarsi per la finale di Coppa Italia che si disputerà il prossimo 15 maggio a Roma e vedrà di fronte la Lazio e l’Atalanta. Quest’ultima ha battuto i gigliati per due a uno nella gara di ritorno di semifinale disputatasi ieri sera allo stadio ‘Azzurri d’Italia’ di Bergamo, di fatto rendendo fallimentare in tutti i sensi la stagione del club viola che salutando la seconda competizione per club, e naufragando in un mediocre undicesimo posto in classifica, rende impossibile la qualificazione per le prossime coppe europee del gruppo capitanato da German Pezzella. Una sconfitta amarissima quella della squadra allenata da Vincenzo Montella contro Ilicic e compagni perché la Fiorentina era anche passata in vantaggio dopo solo 2’ grazie alla rete di Muriel, ma esattamente come era accaduto in campionato, e proprio a Bergamo, i gigliati si sono fatti rimontare dalla rete dell’ex fantasista viola, che ha pareggiato su rigore, e poi Papu Gomez, poco dopo la metà della ripresa, ha sfruttato una papera del portiere Lafont per chiudere ogni discorso per i toscani.
Tempo di bilancio E’ un bilancio stagionale pessimo quello che la Fiorentina può già fare a cinque partite dalla fine di un campionato che per i viola non può riservare più niente, con la gara disputata a Bergamo che è lo specchio dell’annata dei gigliati, ovvero il ‘vorrei ma non posso’, con illusioni miste a speranze rese vane, con una rosa che si è dimostrata troppo giovane e con scarsissime alternative degne di un club che chiuderà il diciassettesimo anno di proprietà della famiglia Della Valle senza successi e trofei, con una mediocrità aumentata nell’ultimo periodo se è vero che dopo l’ottavo posto della passata annata, quest’anno bene che vada si confermerà un piazzamento inutile ai fini europei.
Il rammarico del mister «C’è tanto rammarico perché la squadra ha un’anima ma è finita così – ha sottolineato nel post gara Vincenzo Montella -. Siamo anche andati in vantaggio ma abbiamo subito rete su un rigore evitabilissimo e su un nostro infortunio. Dopo la rete subita ci siamo un po’ scoraggiati però abbiamo avuto tante occasioni per tornare in vantaggio. Dispiace per i ragazzi, per i tifosi e per la società. Ci voleva la partita perfetta, ci siamo andati vicino ma non ci siamo riusciti. Abbiamo retto bene fisicamente davanti all’Atalanta, ci è mancato un po’ di risolutezza sotto porta nelle occasioni avute. Ilicic? E’ andato via quando non c’ero io. Non so da cosa sia dipesa la sua cessione. Quanto sento mia questa squadra? Abbiamo fatto dieci allenamenti ma mi piace lo spirito. Ci manca la malizia, dobbiamo averne di più. Ora pensiamo al Sassuolo, dobbiamo finire bene il campionato ma nei prossimi giorni ho bisogno di vedere chi merita la riconferma e poi penseremo a programmare».