La Guardia di Finanza ha sequestrato una sala giochi a Pistoia, formalmente gestita da quelli che sarebbero stati dei prestanome ma che, in realtà, era riconducibile a due fratelli che sarebbero legati alla camorra: i due sono stati arrestati e posti ai domiciliari a Prato. Nella sala, secondo le accuse, sarebbero state giocate somme ingenti senza che esse fossero sottoposte ai controlli antiriciclaggio. Il reato contestato è il trasferimento fraudolento di valori.
Il caso Secondo quanto spiegato in conferenza stampa dal comandante della guardia di finanza di Pistoia, colonnello Ciro Natale, i due fratelli «gestivano di fatto una sala giochi, che era intestata formalmente ad un prestanome che prendeva ordini da loro. I due – ha aggiunto il colonnello Natale – erano molto noti a Prato e forse meno a Pistoia e questo li avrà indotti a spostarsi anche per evitare controlli o comunque per agire più liberamente». Gli indagati complessivamente sono sei, le indagini – durate oltre un anno – proseguono anche per quanto riguarda il riciclaggio.