L’imprenditore kazako Igor Bidilo, il re del petrolio che in pochi anni ha acquistato numerosi bar e ristoranti in Piazza del Campo a Siena e che gestisce l’80% di Sielna (la società che di fatto ha acquisito il marchio Nannini), indagato in Italia e Svizzera per riciclaggio, falso e frode fiscale. A rivelarlo un articolo inchiesta de L’Espresso sui cosiddetti ‘Fincen Files’, documenti riservati della Fincen, l’agenzia anti riciclaggio statunitense ottenuti da BuzzFeed News e condivisi con il consorzio Icij, rappresentato in Italia dall’Espresso.
L’indagine Al centro dell’indagine una società offshore del magnate, la Somitekno Ltd, con sede nel paradiso fiscale delle Isole Vergini Britanniche, che sarebbe al centro di operazioni bancarie giudicate «sospette» per cifre che si aggirano sui 180 milioni di euro. Tramite rogatoria è stata la Procura di Siena, esattamente come ai tempi dell’indagine sulla banda del 5% legata a Mps, a chiedere ai giudici di Ginevra di acquisire le carte dei conti svizzeri della Somitekno e di un’altra consociata. Sarebbero stati poi i magistrati elvetici ad allargare il campo ad altre cinque società estere. Sotto la lente della magistratura senese prima e di quella elvetica poi un flusso di 10 milioni, usciti dalla Svizzera e incassati dal gruppo di Siena: a mandare i soldi in Italia è una società di Cipro, che però li ha appena ricevuti da una offshore delle Isole Vergini, a sua volta finanziata dalla Somitekno. Tre bonifici con la stessa cifra, eseguiti lo stesso giorno, che per il tribunale sembrano servire proprio a mascherare la provenienza del fondi, «utilizzando tecniche caratteristiche del riciclaggio».
Il legame con Siena Il nome di Bidilo sui fascicoli della Procura di Siena era comparso per la prima volta nel 2018 nell’ambito dell’inchiesta che aveva portato Salvatore Caiata ad essere indagato, e poi assolto, per riciclaggio. Caiata, patron del Potenza e deputato 5 Stelle prima e Gruppo Misto poi, era il proprietario di numerosi locali e ristoranti a Siena. Gli stessi poi venduti al magnate kazako insieme ad un’azienda agricola.
Le altre proprietà a Roma, Milano e Firenze Bidilo però non è “innamorato” solo di Siena ma anche di altre città italiane dove ha investito tantissimi soldi. Altre proprietà di lusso sono infatti a lui riconducibili a Roma e a Milano. Senza dimenticare che nel 2019 a Firenze ha acquisito lo storico bar delle Giubbe Rosse e, tramite la stessa società a lui riconducibile, gestisce anche un celebre locale in Piazza Duomo oltre alla caffetteria di Palazzo Pitti.
In merito alle notizie sopra riportate Sielna Spa secondo quanto si apprende le riterrebbe “prive di fondamento” e si sarebbero dichiarati “fiduciosi che il corso delle verifiche da parte delle autorità porti alla verità” auspichiando “a tutti i soggetti coinvolti la massima accortezza nell’attestare la veridicità delle varie notizie”.