Nuove richieste di costituirsi parte civile, per lo più avanzate da piccoli azionisti, sono state presentate oggi all’udienza preliminare in corso a Milano sul caso Mps dopo che, più di un mese fa, il Gup Livio Cristofano ha riunito i due tronconi dell’indagine milanese in un unico procedimento con al centro le operazioni relative ai derivati Santorini e Alexandria, al prestito ibrido Fresh e alla cartolarizzazione Chianti Classico, attraverso le quali sarebbero stati indicati centinaia di milioni di euro di utili, mai prodotti effettivamente.
Imputati passati da 6 a 17 Le nuove istanze di entrare nel processo come parti civili o l’integrazione delle richieste presentate e ammesse tempo fa, su cui il giudice deciderà il prossimo 13 maggio, si sono rese necessarie in quanto con la riunificazione dei due filoni di inchiesta gli imputati sono aumentati da sei a 17, società comprese: si tratta degli ex vertici e manager del Monte dei Paschi di Siena, della banca tedesca Deutsche Bank (su sei indagati cinque sono ex dipendenti) e della filiale inglese della giapponese Nomura, e degli stessi istituti di credito in qualità di enti, per i reati di false comunicazioni sociali, aggiotaggio, falso, ostacolo alle funzioni di vigilanza di Banca d’Italia e Consob. Il Gup oggi ha anche fissato un calendario di massima fino a luglio: oltre al 13 e al 24 maggio, date un cui le udienze si celebreranno nell’aula bunker di piazza Filangieri, il procedimento dovrebbe proseguire il 13 giugno e l’1, il 4, l’8, il 15, il 18 e il 22 luglio.