Un detenuto ha appiccato ieri sera le fiamme al materasso e ad altri suppellettili nella sua cella nel carcere fiorentino di Sollicciano, venendo poi salvato da due agenti della Polizia penitenziaria. E’ quanto riferisce in una nota l’Osapp.
Sarebbe già il terzo episodio Il detenuto è un 28enne di nazionalità italiana, recluso nel reparto accoglienza del carcere: sarebbe la terza volta, afferma il segretario di Osapp Leo Beneduci, che appicca il fuoco nella sua cella per futili motivi. Il 28enne sarebbe stato inoltre trasferito a Firenze da Roma dove avrebbe rotto un braccio a un agente. I due agenti che lo hanno soccorso sono stati portati in ospedale per accertamenti. Per Beneduci «si tratta dell’ennesimo episodio occorso nelle carceri italiane a dimostrazione del fatto che è sempre e solo la polizia penitenziaria a pagare, anche a prezzo della propria incolumità personale, le conseguenze dei disservizi e della disorganizzazione che connotano l’organizzazione degli Istituti di pena italiani, nonostante ci continuino a chiamare torturatori».