FIRENZE – “Intanto cerchiamo quella fonte, poi con prudenza individueremo quelle che sono le altre fonti. Ma se non iniziamo mai, la Fi-Pi-Li rimane quella di ora, la vogliamo sempre cosi?”.
Domanda retorica quella del presidente regionale Eugenio Giani, che ha ribadito la necessità di mettere in atto il pedaggio sulla Fi-Pi-Li per i mezzi pesanti come fonte di finanziamento per Toscana Strade, società in house a cui la giunta regionale vuole dar vita.
“Io vorrei fare uno sforzo di strategia – ha spiegato Giani, replicando a chi chiedeva conto delle affermazione del consigliere regionale del Pd Vincenzo Ceccarelli e i relativi dubbii sull’efficacia di questi investimenti per il risanamento della strada -, e quindi partendo con la Toscana Strade Spa andare pezzo per pezzo dove è possibile a fare la corsia d’emergenza, e dove è possibile addirittura fare la terza corsia. Sappiamo che il fondo della Fi-Pi-Li è dissestato dal grande carico di camion che ci passano, e i camion ci passano perché sull’A11 si paga e sulla Fi-Pi-Li no, per cui vengono tutti lì. Mi sembra anche logico che chi determina una situazione che poi deve essere rigenerata attraverso interventi del pubblico il suo obolo lo lasci”.