Il Festival Musicale Savinese si prepara agli ultimi giorni di saggi e all’incontro del pubblico con l’Ensemble Ouvert del Festival, il gruppo che ogni anno riunisce i docenti dei Corsi d’Interpretazione Musicale in una formazione unica per stile, carattere e virtuosismo, vero e proprio omaggio dei maestri del Festival a un territorio ospitale e riconoscente. Sabato 5 agosto alle ore 21:15 A Monte San Savino ssaliranno sul palcoscenico naturale del Chiostro di Palazzo di Monte Alessandro Perpich (violino), Carlo Failli (clarinetto), Marco Dalsass (violoncello), Paola Rubini (viola), Pierluigi Camicia (pianoforte), Samuele Amidei (pianoforte) e Eliana Di Candia (violino) in un dialogo in musica con il romanticismo e il folklore dei grandi compositori della musica classica.

Il concerto Il programma del concerto prevede: Gustav Mahler Adagietto dalla Sinfonia N. 5 (trascrizione per quartetto d’archi e pianoforte di Samuele Amidei) – Il componimento venne eseguito la prima volta a Colonia nel 1904 e rappresenta la maturità dell’artista, nominato Direttore dell’Opera di Vienna a 40 anni. Composta in tre parti, la “Quinta Sinfonia” riflette la paura della morte e l’angoscia dell’autore ma si nota anche un ritmo popolare tipico del Valzer viennese; Johannes Brahms Quintetto in Si minore per clarinetto e archi Op. 115 – Eseguita a Vienna nel 1892, la composizione fa parte delle opere di musica strumentale e da camera dell’autore, campo in cui ha avuto più successo. Vi ritroviamo emozione, armonia, tristezza, nostalgia ma anche rapsodia per poi nel finale tornare all’emozione in una sorta di congedo del musicista; Antonin Dvoràk Quintetto per pianoforte n. 2 in La maggiore Op. 81 – Scritta in due mesi, quest’opera di Dvoràk è l’unione di più elementi romantici, in particolare brahmsiani e popolari. Influenzato dalla nascita da Goethe, Herder e i Fratelli Grimm l’autore si interessò alla comunicazione del canto popolare finendo per giungere ad un’utopia totale. Tematiche che ritroviamo nella composizione.