Tre giorni in compagnia di filosofi, artisti, economisti, giornalisti, uomini e donne dello sport, dello spettacolo, delle istituzioni e della cultura: da giovedì 13 a sabato 15 ottobre torna a Firenze il Festival delle Generazioni, la manifestazione promossa dalla Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl. Nipoti, genitori e nonni sono invitati a confrontarsi sul tema “Oltre le frontiere: generazioni e culture”. Ci sarà anche il comico e cabarettista Dario Vergassola fra i testimonial piu’ importanti del ‘Festival delle Generazioni. «Ci sono un paio di nomi sulle persone che intervisterò durante la kermesse, non so se ci allargheremo – ha sottolineato Vergassola – L’idea è la solita di ogni anno: andare lì e rendere meno monotona un’intervista che di base è seriosa. Io sono convinto che con il cazzeggio si possono lanciare messaggi importanti. Sono dell’idea che ‘mal comune mezzo gaudio’: quando la prima volta mi sono spogliato nudo davanti ad una donna e lei mi ha detto:’Cos’è una caccia al tesoro’, è una frase che mi è servita. Persone che sembravano molto rigide nelle interviste poi scopri che sono abbastanza divertenti e quindi capiscono, ragionano e fanno delle battute di rimando che alle volte sono piu’ divertenti delle battute che faccio io quindi è anche un modo di fare veloce che rende tutto molto divertente».
Festival Generazioni a Firenze Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato specificatamente del prossimo ‘Festival delle Generazioni’. «Dopo il successo del ‘Wired Festival’ che ha visto 60mila giovani nelle piazze e nelle sale della città lo scorso week-end e 50mila contatti in streaming e dopo la quinta conferenza per le politiche sulla disabilità, ci apprestiamo ad accogliere a Firenze un altro grandissimo appuntamento che è quello del Festival delle generazioni. Non sarà solo uno kermesse o una sfilata di grandi nomi, filosofi, sociologi ed economisti, ma un’occasione di riflessione, di ascolto e direi anche di lavoro e di ideazione perchè i cittadini vogliono sempre di più voler parlare delle cose che stanno loro a cuore, della quotidianità: gli anziani che si sentono soli, i disabili che non hanno una comunità che li accoglie davvero e dove possono essere accolti, i giovani che sono stufi di farsi bollare come parassiti, annoiati, disinteressati a tutto. Insomma tante diverse realtà, tante diverse generazioni, accomunati dalla cultura, che è il linguaggio universale che tutti capiscono. I luoghi saranno i luoghi di sempre, Firenze si appresta ad accogliere per la quinta volta questo appuntamento, siamo grati alla Cisl pensionati e soprattutto alla straordinaria energia che queste donne e questi uomini mettono in campo per un appuntamento del genere, aperto tutti, sarà rivolto a tutte le generazioni, a tutte l’età e a tutta l’Italia». «Il nostro Festival vuole sottolineare l’importanza del momento che stiamo vivendo – dice il segretario generale della Fnp Cisl Gigi Bonfanti –. Il tema scelto quest’anno indica il crollo di ogni frontiera: geografica, anagrafica o sociale. Esiste un mondo dove la razze si mescolano, dove popoli provenienti da Paesi diversi vivono confrontandosi con usi e costumi differenti dai propri. La figura dell’anziano può, col proprio bagaglio di sapere, indirizzare le generazioni più giovani al rispetto delle diverse culture».