Torna ad Arezzo il Festival italiano del Cinema Sociale. La manifestazione, giunta alla sua settima edizione, si terrà da 21 al 23 novembre al Teatro Pietro Aretino. Il festival è promosso e organizzato dalla delegazione Cesvot di Arezzo col patrocinio di Comune e Provincia e con la collaborazione di Almasen Artisti Associati. «Quest’anno – spiega Leonardo Rossi, presidente della delegazione Cesvot di Arezzo – abbiamo deciso di organizzare un’edizione più sobria. Ci siamo soffermati esclusivamente sul mondo dei volontari perché meglio rappresenta le tematiche che ci stanno a cuore».
A tutto documentario L’edizione 2014 del Festival del Cinema Sociale è tutta dedicata ai documentari e agli audio-documentari. Si parte venerdì 21 novembre con la proiezione di “Fuoco Amico” per la regia di Francesco Del Grosso, dedicato alla figura di Davide Cervia, trentunenne sanremese sparito nel nulla nel 1990. A seguire, spazio al tema “Tra Guerra e liberazione” con la trasmissione degli audio documentari “L’ora più buia” e “Il 16 era domenica”. La seconda giornata si aprirà con “I cavalieri della laguna” diretto da Walter Bencini, un viaggio all’interno della comunità dei pescatori della laguna di Orbetello, per scoprire attraverso le storie dei protagonisti, l’avanguardia di un nuovo modo di pescare. Al tema “Donne&mondo” saranno invece dedicatati gli audio documentari “Italia-Romania: in viaggio con le badanti” di Flavia Piccinni e “Un minuto due appena – Donne africane contro l’escissione” di Andrea Cocco.
Tutto un mondo intorno alla Scuola Al Festival Italiano del Cinema Sociale tornerà anche il concorso dedicato alle scuole “C’è tutto un mondo intorno”. Nell’ultimo giorno della manifestazione, domenica 23 novembre, tutte le scuole che si sono sfidate nella produzione del documentario “sociale” più bello, si incontreranno per la premiazione della classe vincitrice. Ampio spazio ai più piccoli anche nella presentazione pomeridiana del libro “In questa scuola manca l’altalena!” di Cristiano Rossi, interessante esempio di testo nato prima sul web e poi giunto alla stampa solo dopo il successo online. Durante la presentazione alcuni bambini leggeranno brani estrapolati dal libro e incontreranno l’autore, che racconterà loro la propria esperienza di maestro di scuola elementare. Sempre pensando ai bambini, questa edizione del Festival Italiano del Cinema Sociale si chiude con la proiezione dello sceneggiato “Diario di un maestro” di Vittorio De Seta, cult degli anni ’70, ideale trait-d’union con tutte le passate edizioni della manifestazione.
Festival Italiano dal cuore toscano «Abbiamo deciso di continuare a scommettere sulla qualità, che crediamo sia assolutamente visibile nel corso delle tre giornate – racconta Fernando Maraghini, co-direttore artistico del Festival con Erica Pacileo –. Un documentario al quale voglio accennare è quello di Walter Bencini, che da sempre lavora con la sua poetica, e che è stato finalmente invitato al Festival di Berlino. “I pescatori di Orbetello”: ad un primo sguardo potrebbe sembrare il racconto di un mondo circoscritto ad una piccola realtà particolare, invece è un documentario che mostra un pezzo importante di Toscana, e che sta facendo il giro del mondo proprio grazie alla sua capacità di parlare universalmente».