Una Festa della Toscana insolita, causa Covid-19, quella che si celebrerà lunedì 30 novembre. Per l’occasione i Comuni capoluogo della Toscana illumineranno di bianco e rosso i loro principali monumenti. Il 30 novembre è il giorno in cui si celebra l’abolizione della pena di morte da parte del Granduca di Toscana nel 1786.

Il programma completo della Festa della Toscana, presentato dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, è stato modificato in base alle norme anti contagio da Covid. Alle 9 Mazzeo sarà con il vescovo di Livorno Simone Giusti, al santuario di Montenero, «per rendere omaggio – ha spiegato – alla protettrice della nostra regione e a visitare la sala dove sono custoditi tutti gli stemmi dei nostri Comuni». Alle 11.30, è in programma la seduta solenne al palazzo del Pegaso: ci sarà un collegamento con il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, a cui seguiranno gli interventi di Mazzeo, del presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani e la prolusione della scrittrice Elena Favilli. Alle 19 poi l’illuminazione dei monumenti cittadini. «Ho invitato tutte le istituzioni delle nostre città e delle nostre province – ha detto Mazzeo – a illuminare di bianco e di rosso le proprie sedi o i propri monumenti principali. Vorrei davvero che il bianco e il rosso della bandiera della Toscana rappresentassero una luce di speranza per tutte e tutti noi». Sempre alle 19, infine, tre eventi: a Pisa, la città dove vi fu la firma del Codice Leopoldino, a Firenze e a Volterra, «per dare sostegno e nuova spinta alla candidatura a capitale della cultura 2022».