A Rapolano Terme rivive il ricordo del pilota-eroe Giancarlo Battagli che salvò il centro abitato nel suo ultimo tragico volo con l’intitolazione della scuola primaria allo stesso capitano dell’Aeronautica Militare precipitato con il suo aereo in localita Terre Rosse, nei pressi di Armaiolo, nel 1967. Grandissima partecipazione alla cerimonia da parte della popolazione, e dei bambini delle scuole (che hanno eseguito canti in onore dell’eroe al Teatro del Popolo), insieme a numerose autorità civili e militari, tra cui comandanti dell’Aeronautica e del 2º Corso Turbine di cui Battagli faceva parte. “È una giornata di festa per tutto il nostro paese nel nome di Giancarlo Battagli, un eroe normale di cui oggi sentiamo un gran bisogno, nel segno di una persona che scelse di sacrificare la propria vita per salvare quelle dei rapolanesi – commenta il sindaco di Rapolano Terme Emiliano Spanu -. Il senso della storia, i suoi valori e i suoi insegnamenti sono fondanti per l’appartenenza ad una comunità e devono rimanere scolpiti nella memoria di una collettività”.
Giancarlo Battagli – Il capitano pilota Giancarlo Battagli era nato a Terranuova Bracciolini (Arezzo) nel 1939. La mattina del 7 novembre 1967, durante un volo di addestramento partito dalla base di Istrana (Treviso), il suo aereo va in avaria. Battagli è costretto ad abbandonare l’aereo ma, trovandosi di fronte al centro storico di Rapolano, ritarda il momento di espulsione volando basso sulle case e aggirando il paese dalla parte della Porta dei Tintori. Testimoni raccontano che lo spostamento d’aria fece suonare le campane del campanile della chiesa. L’aereo precipita in località Terre Rosse, vicino Armaiolo: Battagli si lancia ma, ormai troppo basso, non riesce a salvarsi. Il suo corpo verrà ritrovato soltanto il giorno dopo l’incidente. Giancarlo Battagli morì all’età 28 anni.