Pare sia andata esattamente così: triplice fischio finale dell’arbitro, signor Calvarese di Teramo, e Samuel Eto’o, attaccante della Samp, che pochi minuti prima era riuscito con un suo gol ad evitare che la sua squadra uscisse dal campo con una sconfitta dallo stadio Castellani di Empoli, si è avvicinato al tecnico azzurro Maurizio Sarri per dirgli: «È un onore conoscerla…», con però il tecnico toscano che gli ha risposto: «Mi stai prendendo per il c…?», «No mister, è un piacere conoscerla davvero- ha replicato Eto’o a Sarri -. Ci tenevo perché l’apprezzo sul serio e seguo la sua squadra da inizio campionato e mi piace molto come gioca». Empoli-Sampdoria, terminata alla fine uno ad uno, è stata anche questo, ovvero il calcio vissuto con la spontaneità di chi si rispetta e si stima, e con l’ennesimo attestato di riconoscenza del gioco di Massimo Maccarone e compagni da parte degli avversari.
Attestati di stima per l’Empoli «Sapevamo di affrontare una squadra fra le più organizzate della nostra massima serie e ci eravamo preparati bene – ha aggiunto nel post gara il capitano doriano Angelo Palombo –. La partita non è andata purtroppo come volevamo andasse e ci siamo svegliati un po’ tardi. L’Empoli è sempre stata una società che ha lavorato con i giovani e lo ha fatto molto bene. Hanno poi avuto la fortuna di trovare un allenatore che li fa giocare bene, a memoria, visto è tanto ora che sono insieme e sono contento per loro perché sono una bella realtà. Li ho sempre stimati perché è una vita che li conosco e c’è da fargli un grande applauso».
Festa azzurra Applauso che a fine partita, nonostante il pareggio degli avversari arrivato al 91’, lo ha fatto all’Empoli anche il suo tecnico, Maurizio Sarri. «La squadra ha fatto una grande prestazione, grande ritmo, grande intensità, grande determinazione, una partita anche di qualità perché abbiamo messo ripetutamente alle corde la Sampdoria – ha spiegato il mister azzurro –. È chiaro che non avendo chiuso il risultato poi nel finale, facendo questo tipo di partita a mezzogiorno e mezzo di una giornata di maggio, lo potevamo pagare, anche se lo abbiamo fatto solo leggermente, c’è stata una flessione della squadra ma non è crollata, anzi dopo l’uno a uno ha avuto una reazione vigorosa. Un pareggio quello della Sampdoria occasionale, arrivato su una grande giocata di un singolo giocatore, che è un grande giocatore, può succedere anche se è un po’ ingiusto perché la partita aveva lasciato intravvedere un risultato finale diverso». Un successo che per l’Empoli stava per arrivare grazie al gol ad inizio ripresa di Manuel Pucciarelli, che è tornato alla rete dopo parecchi mesi. «Il gol mi mancava da tantissimo – ha spiegato proprio l’attaccante azzurro – . Era molto tempo che non lo facevo, sono contento di averlo fatto contro la Sampdoria, ora spero di ripetermi contro l’Inter domenica prossima. La dedica? Alla mia famiglia, alla mia ragazza e a chi mi sta vicino sempre. Sono stato contento della festa salvezza a fine partita, me la porterò dietro tutta la vita questa bellissima stagione».