VOLTERRA – Monitorare il percorso iniziato l’ottobre del 2023 per la realizzazione della ferrovia Pisa-Volterra e riattivazione del tratto Saline di Volterra-Volterra. Con questo obiettivo sabato 30 novembre, dalle ore 9.30, è in programma al Centro Studi Santa Maria Maddalena di Volterra il convegno “La ferrovia storica Pisa – Volterra via Collesalvetti…passato presente futuro” organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra.
L’entrata in vigore della legge 128/2017, che consente la riattivazione a uso turistico delle tratte ferroviarie dismesse o soppresse, caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, ha portato in primo piano la possibilità del ripristino della tratta Saline Volterra, soppressa nel 1958, nell’ambito di un più complessivo riutilizzo a fini turistici della storica tratta ferroviaria Pisa-Volterra via Collesalvetti.
Proprio nel convengo dello scorso anno ha avuto luogo a Cecina un primo importante incontro che ha segnato positivamente il passaggio storico fra un “prima” e un “dopo”, aprendo uno scenario assolutamente inedito che si fonda sulla convergenza di intenti di un vasto ambito territoriale delle Province di Pisa e Livorno, accomunato dalla necessità
di collegamenti adeguati fra centro e periferia per favorire la crescita economica, lo sviluppo del turismo e la viabilità.
All’iniziativa promossa oltre che dalla Fondazione Cassa di Risparmio, dai Comuni di Volterra, Pisa e Cecina, dalle associazioni Pro Volterra, Proloco Saline di Volterra, Associazione Sos Volterra, e l’associazione Volterratreno, sono stati invitati tra gli altri, l’On. Edoardo Rixi – Viceministro per le infrastrutture e la mobilità sostenibili, Eugenio
Giani – presidente della Giunta Regione Toscana, Stefano Baccelli – assessore regionale toscano ai trasporti.
Interessanti gli interventi previsti nella mattinata, sull’inquadramento storico della ferrovia, le ragioni del ripristino e le importanti ricadute economiche dell’operazione.
Ma soprattutto sarà l’occasione per fare il punto sullo scenario attuale, perché tutto ciò che il territorio poteva fare affinché la ferrovia diventasse una realtà è stato fatto, adesso la mano passa alle altre istituzioni competenti, la Regione Toscana e il Ministero, che dovranno proseguire e concretizzare l’intero percorso.