Ferragamo in soccorso degli Uffizi. Con la generosa formula della «erogazione liberale» che niente pretende in cambio (al contrario della sponsorizzazione), la maison fiorentina nota in tutto il mondo ha siglato questa mattina a Firenze un accordo per la consegna di 600mila euro alla Soprintendenza fiorentina. Risorse, quest’ultime, che la Soprintendenza ha deciso di destinare per interventi di riqualificazione delle otto sale che aprono il Corridoio di Ponente della Galleria degli Uffizi dal lato sud, quello che affaccia sull’Arno. Le stesse sale devastate 20 anni fa dalla bomba di via dei Georgofili. In particolare si tratta di un importante intervento di adeguamento impiantistico che riguarda il trattamento dell’aria (condizionatori, deumidificatori), la sicurezza (sensori, barriere a raggi infrarossi, telecamere), la ristrutturazione del pavimento dove necessario e il rinnovamento dell’impianto di illuminazione.
La firma «Collaborare con le istituzioni culturali e promuovere l’arte in tutte le sue manifestazioni è nel dna della Maison. Siamo lieti di riportare le sale degli Uffizi alla completa fruibilità, dotandole di una tecnologia particolarmente avanzata», ha detto Ferruccio Ferragamo, presidente della società Salvatore Ferragamo, firmando l’accordo con Cristina Acidini, Soprintendente al Polo Museale alla presenza di Antonio Natali, direttore degli Uffizi.
I lavori nelle sale Ad essere interessate dai lavori saranno le sale dalla 25 alla 32, che un tempo ospitavano dipinti del ‘500 fiorentino, veneto e lombardo, da Michelangelo a Lotto, opere oggi redistribuite secondo il progetto dei nuovi Uffizi. Al termine dei lavori, che seguono l’assetto strutturale progettato da Antonio Godoli, queste sale saranno dedicate al Quattrocento fiorentino e ospiteranno circa 50 opere, un terzo delle quali provenienti dai depositi. Sulle pareti che verranno dipinte di verde – il verde di Paolo Uccello – , andranno a collocarsi dipinti di Ghirlandaio e Baldovinetti (nella 25), di Cosimo Rosselli, Jacopo del Sellaio e altri pittori del secondo Quattrocento fiorentino (nella 26), di Perugino (nella 27), di Filippino Lippi (nella 28), di Piero di Cosimo (nella 29), di Lorenzo di Credi (nella 30) e di Luca Signorelli (nella 31 e 32). Il nuovo allestimento sarà curato da Daniela Parenti. I lavori si concluderanno presumibilmente nell’arco di 12 mesi.