Al grido “Arruolatevi per la pace!” i giovani dello Studentato Internazionale di Rondine sono scesi in piazza per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla situazione di tensione a cui assistiamo in questi giorni in Crimea. Sabato sera, 22 marzo gli studenti di Rondine hanno organizzato una manifestazione in piazza S. Agostino ad Arezzo, portando la loro testimonianza di giovani provenienti da luoghi di guerra, che hanno sperimentato sulla propria pelle le conseguenze del conflitto.
Al di là di ogni presa di parte, gli studenti di Rondine, armati solo di slogan striscioni e manifesti hanno voluto rimarcare l’importanza del dialogo per la risoluzione del conflitto: «Fermiamo il silenzio e urliamo per la pace! Le parole possono fermare i carri armati» così, con queste parole Agharahim, azero, Ermira, kosovara, Rabee, palestinese e Maria, armena insieme a tutti gli altri studenti di Rondine hanno invitato i cittadini a ricoprire l’immagine di un grande carro armato con le proprie parole, scritte su dei post-it. Un gesto simbolico ma di forte impatto e capace di coinvolgere i tanti cittadini convenuti che hanno unito la propria voce a quella degli studenti. Alla manifestazione ha preso parte anche Riva, ex studente di Rondine proveniente dalla Russia, per sostenere la protesta dei giovani della Cittadella e portando una propria riflessione sull’importanza della partecipazione politica e sulla necessità di essere consapevoli e di cosa accade nel mondo al fine di crearsi una propria opinione e avere il coraggio di sostenerla. Ognuno degli studenti ha condiviso il proprio pensiero con la folla, portando la propria esperienza e dimostrando attraverso l’amicizia nata tra le mura di Rondine come si posa e si debba aprire il dialogo con la parte avversa, con il proprio nemico. Al fianco dei giovani di Rondine la band Hombre Lobo, che ha sottolineato gli interventi e le testimonianze con la propria musica.