Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Sono le tre regioni che otterranno i maggiori benefici dal federalismo municipale e regionale. Lo stabilisce una ricerca della Cgia di Mestre (Associazione Artigiani Piccole Imprese Mestre),  che ha calcolato la differenza tra le imposte che saranno lasciate ai Comuni e i trasferimenti statali che, invece, saranno soppressi dai due decreti: in pratica, secondo l’associazione degli artigiani, “le realta’ territoriali del Centro Nord dovrebbero avere più soldi in tasca, quelli del Sud invece meno”.


I numeri – In base ai dati, le autonomie territoriali della Lombardia, almeno per ora, sono le maggiori beneficiarie di questa operazione: con 98 euro di risorse in più rispetto all’attuale sistema di finanziamento. Seguono il Veneto, con 79 euro in più, l’Emilia Romagna con 69 euro di maggiori risorse, il Lazio (+49 euro), la Liguria (+33 euro), il Piemonte (+28 euro) e la Toscana (+27 euro). Di segno negativo, invece, il risultato che emerge per gran parte del centro e per tutto il Sud. Le più penalizzate, sempre momentaneamente, risultano essere le amministrazioni territoriali lucane, con -285 euro pro capite rispetto al quadro attuale. Male anche per il Molise (-241 euro), la Calabria (-191 euro) e di seguito tutte le altre realtà del Sud. Oltre a queste, ci rimette anche l’Umbria (-78 euro) e le Marche (-8 euro).


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