Il progetto di recupero dell’ex carcere ed ex convento di San Domenico diventa esempio nazionale di Federalismo Demaniale. Giovedì 24 novembre il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi è stato chiamato ad intervenire all’incontro organizzato a Bologna dall’Acri, l’associazione delle Casse di Risparmio e delle Fondazioni di origine bancaria, e che avrà come tema portante “Il Federalismo Demaniale”, le sue possibili applicazioni tra opportunità e criticità.
Al centro del dibattito la testimonianza del sindaco di San Gimignano e il progetto di recupero dell’ex carcere di San Domenico, prima applicazione concreta in Italia di federalismo demaniale, e che permetterà il passaggio di proprietà dell’area dal Demanio ad un pool di enti pubblici formato, oltre che dal Comune di San Gimignano, anche da Provincia di Siena e Regione Toscana. All’incontro che si terrà presso la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, interverranno, oltre al sindaco Bassi, Carla di Francesco della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna; Alessandro Sterpa, docente presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali all’Università La Sapienza di Roma; Gabriele Toccafondi, membro della Commissione bilancio, tesoro e programmazione della Camera dei Deputati.
Il progetto di recupero – Un ex convento del tredicesimo secolo diventato poi carcere nel 1800 ed oggi in completo stato di abbandono sarà il nuovo fulcro culturale e turistico di un Patrimonio dell’Umanità Unesco. In un’area di quasi 20mila metri quadri (circa l’8% del centro storico) è previsto uno spazio esterno per spettacoli, cioè un Teatro all’aperto con una capienza da 1700 posti, in quella zona che rappresentò l’ora d’aria per i detenuti, uno spazio museale interno, una zona dedicata a botteghe e attività artigianali là dove un tempo c’erano le celle, un nucleo interno dove sorgerà l’ufficio di informazione e promozione turistica, una sala conferenze, un’intera area con esercizi per la ristorazione e la promozione dei prodotti tipici del territorio e, infine, uno spazio dedicato interamente all’attività delle associazioni locali. Il costo del progetto di recupero dell’intero complesso è stimato intorno ai 18 milioni di euro per una durata dei lavori prevista di 11 anni.