Approvate dalla Giunta regionale quattro delibere contenenti gli indirizzi per l’apertura a settembre di bandi in aiuto alle imprese toscane colpite dal fermo causato dalla pandemia: riguardano la microinnovazione digitale, il sostegno agli investimenti, gli ‘empori di comunità’ nelle aree fragili del territorio regionale e le imprese della filiera del turismo. Il totale delle risorse a disposizione, spiega la Regione, è di circa 135 milioni di euro. Per velocizzare l’avvio degli investimenti e l’erogazione delle risorse i bandi prevedono una procedura automatica ‘a sportello’: il finanziamento sarà concesso sulla base delle dichiarazioni delle imprese e sulla base di tabelle descrittive delle tipologie di investimento da finanziare. In tutti i casi il soggetto gestore è Sviluppo Toscana.
Misure complementari a quelle del Governo «Dopo la rimodulazione dei fondi europei – commenta l’assessore toscano alle attività produttive Stefano Ciuoffo – forniamo risorse importanti, 135 milioni di euro a fondo perduto, con misure complementari a quelle del Governo, cercando così di ampliare la platea dei beneficiari e le possibilità di ristoro. Penso, fra gli altri, agli operatori del turismo così gravemente colpito. Misure frutto del confronto attento con le categorie economiche. Abbiamo utilizzato ogni risorsa disponibile, facendo lo sforzo massimo, consapevoli che nessuna sovvenzione pubblica può sostituire la ricchezza creata dall’attività d’impresa in una economia che gira. Ognuno faccia la propria parte e ancora una volta ne usciremo più forti».
Le 4 delibere La delibera più importante è quella che approva gli elementi essenziali del bando per favorire la ripresa degli investimenti delle Mpmi artigiane, industriali, manifatturiere e dei settori turistico, commerciale, culturale e terziario: 115 i mln messi a disposizione, ammesse solo le imprese che dal 1 febbraio non avranno operato licenziamenti e che si impegnano a non farli. Possono fare domanda anche i liberi professionisti. Altri 5 milioni riguardano la filiera turismo: sono finalizzati a favorire la ripresa dei flussi turistici con particolare riguardo all’incoming, e per garantire la tenuta del sistema turistico, con concessione di contributi ad alcune categorie di soggetti particolarmente danneggiati dalla crisi come Mpmi e liberi professionisti. Una terza delibera approva il bando per favorire i processi di micro-innovazione digitale delle imprese toscane: a disposizione 10 mln di cui 8 per manufatturiero e 2 per settore turismo. Infine il quarto bando si inserisce nella politica regionale che punta a favorire le aree interne ed i comuni più piccoli, periferici ed insulari, per potenziarne l’offerta in termini di servizi, favorire l’insediamento e migliorare la qualità della vita. In dotazione 5 mln di euro per sostenere le realtà che si impegnano a realizzare gli ‘empori di comunità’, strutture polifunzionali a carattere imprenditoriale organizzate per la produzione o commercializzazione di taluni prodotti e l’erogazione di servizi individuati come di interesse per la comunità di riferimento.